MOBILE TV

Tv mobile e multi-screen, ecco come le telco faranno più affari

E’ l’ora per gli operatori Tlc di attrarre utenti sulla mobile Tv e offrire contenuti di pregio alleandosi con provider come Netflix. E facendo concorrenza alle società del cavo

Pubblicato il 24 Feb 2016

Patrizia Licata

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I consumatori sono disposti a pagare qualcosa di più per accedere al servizio Tv multi-screen e questo potrebbe significare nuove fonti di entrate per gli operatori di telecomunicazione che sapranno presentare al mercato l’offerta più interessante e conveniente. A dirlo è la telco britannica EE che ha partecipato al Mobile World Congress a un evento presentato dal sito Total Telecom e dal provider tecnologico Netgem.

Grazie all’evoluzione delle reti, le telco possono fornire il servizio multi-schermo, ovvero consentire l’accesso ai contenuti da molteplici device, e applicazioni mobili in aggiunta alle offerte tradizionali di banda larga e Tv per gli utenti domestici. E anche se i consumatori, soprattutto i più giovani, si aspettano che queste funzionalità siano date “di default”, c’è un nuovo flusso di entrate da catturare, ha indicato Guillaume Sampic, head of strategy dell’operatore mobile EE (che sta lanciando un suo servizio Tv). “Facciamo un intensivo cross-selling del nostro servizio EE Tv ai clienti della banda larga e della telefonia mobile“, ha dichiarato Sampic. EE Tv ha anche un “impatto positivo sull’uso dei dati su 4G”, una forma di monetizzazione più “indiretta”.

Il punto di vista di EE viene condiviso da altre aziende: Bob Lamboray, capo della divisione IpTv dell’incumbent lussemburghese Post ha riferito che il servizio IpTv di Post è ormai consolidato con 50.000 clienti in un mercato di appena 200.000 famiglie; ora l’azienda ha intenzione di aumentare l’offerta con un nuovo servizio di mobile Tv ad aprile e poi anche un servizio di Tv online che non richiederà la set-top box.

“Le telco hanno un ruolo da giocare in questo settore”, ha confermato Sylvain Thevenot, managing director di Netgem (che fornisce la piattaforma IpTv sia a EE che a Post). “Ma devono darsi da fare”.

In particolare le telco hanno un’ampia conoscenza del cliente basata sulla fatturazione che dà loro grandi opportunità sul mercato, secondo Thevenot, facilitando piccole transazioni che possono essere pagate direttamente nella bolletta telefonica. I provider di contenuti, come Netflix, potrebbero essere disposti a dare una piccola percentuale alle telco per permettere di pagare gli acquisti sulle loro piattaforme nelle fatture del provider telefonico.

Secondo Chris Lewis, fondatore della società di consulenza Lewis Insight, le telco possono con successo anche fare concorrenza alle pay-Tv e alle aziende del cavo che offrono, a prezzi elevati, una marea di canali che in molti casi non vengono realmente visti dai loro clienti. Le aziende telecom possono essere più “rilevanti” offrendo contenuti mirati che veramente interessano.

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