Sala Sistema Roma: in “rete” 5400 telecamere della capitale

Il Comune battezza il nuovo centro di monitoraggio interconnesso con la Polizia municipale che servirà a rafforzare le attività di sicurezza

Pubblicato il 22 Mar 2010

Roma in versione “Grande Fratello”. 5mila 400 telecamere
della capitale saranno collegate ad una rete che farà confluire
le informazioni in un’unica centrale operativa. Il tutto sarà
gestito attraverso un software che segnalerà l’eventuale reato
all’operatore della “Sala Sistema Roma” (l’ufficio di
coordinamento delle politiche per la sicurezza) il quale a sua
volta girerà l’informazione al gruppo di zona per
l’intervento degli agenti della Polizia Municipale. E’ questo
il nuovo progetto per la sicurezza del comune di Roma: una
stretta interconnessione fra Comune, Polizia municipale ed occhi
elettronici. Il sistema infatti permette, in caso di eventi gravi
o reati , di avvisare in tempo reale il capo della Polizia
municipale e il sindaco e di convocare un'unità di crisi
collegata in videoconferenza con tutti i gruppi interessati dei
vigili urbani.

Il nuovo centro di monitoraggio è stato inaugurato questa
mattina. 1.300 le telecamere già collegate al sistema, altre
4mila saranno collegate nei prossimi due mesi. Per un sistema
che, una volta a regime, potrà contare su 5.400 occhi
elettronici. Nessuna telecamera nuova, solo una nuova rete che
collega tutte quelle esistenti.

La struttura è stata realizzata in zona Ostiense, nell’area
dove sorgerà il Campidoglio due, e avrà una gemella presso il
comando generale della Municipale.

Sono già in rete tutte le telecamere degli autobus, così come
quelle installate sugli incroci e lungo le strade. Si cerca di
estendere la piattaforma coinvolgendo enti pubblici e privati che
mettano in rete anche le proprie immagini. Il software di
elaborazione delle immagini, che già oggi permette il
riconoscimento delle targhe e di alcuni eventi come il movimento
delle auto contromano, potrà essere ulteriormente esteso con
l'applicazione di altre funzionalità, come il riconoscimento
dei volti.

"E' stato un lavoro – ha spiegato il sindaco Gianni
Alemanno – durato quasi due anni. Si è trattato di superare le
scatole separate dell'amministrazione comunale per mettere in
rete tutti i presidi di vigilanza passiva che facevano capo al
Comune e alle sue controllate. L'obiettivo è quello di
creare un sistema automatico in grado di ridurre la necessità
dei presidi fissi in modo da poter impiegare gli agenti per gli
interventi e le attività di indagine".

"La sicurezza integrata – ha commentato il sottosegretario
agli Interni, Alfredo Mantovano, che ha assistito
all'inaugurazione – è ormai ovunque il modello di gestione
del territorio". "Si va verso la modernizzazione e sono
felice – ha detto il capo della Polizia municipale di Roma,
Angelo Giuliani – di essere il comandante proprio nel momento in
cui avviene questo grande salto di qualità. Siamo estremamente
soddisfatti e ringraziamo il sindaco per la fiducia che ha
riposto nel nostro lavoro".

 

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