LA SURVEY

World Password Day, i consigli di Intel per una data security efficace

La ricerca della compagnia di cybersecurity segnala una media di 27 account a persona tra app e siti web. Il rischio maggiore deriva dall’utilizzo di una combinazione unica: basta essere hackerati una volta per compromettere tutti i profili

Pubblicato il 05 Mag 2016

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Si celebra oggi è il World Password Day, ricorrenza promossa da un consorzio di aziende private. La giornata dedicata alle password è nata per aumentare la consapevolezza su ciò che gli utenti possono e devono fare per rendere più sicuri i propri account online, proteggendo i propri dati e la propria identità. Del resto, i recenti fatti di cronaca relativi ai furti di dati ci ricordano che oggi più che mai è essenziale innanzitutto comprendere quanto sia importante proteggere i propri dati personali su più fronti, per usufruire di quanto di bello la tecnologia e Internet hanno da offrire.

La survey di Intel Security – Tra le aziende promotrici dell’evento c’è Intel Security, che per l’occasione ha realizzato una survey ad hoc che ha coinvolto oltre 2mila utenti fra America, Europa e Oceania. A spiegare i risultati principali è Giorgio Bramati, consumer partner manager di Intel Security: “In media abbiamo più di 27 account che richiedono una password, quindi non sorprende che facciamo fatica a ricordarle tutte. Se il 33% degli intervistati ha ammesso di trascrivere le proprie password, un preoccupante 15% ha ammesso di usare la stessa password per più account”.

Ne consegue, prosegue il manager, che “sia necessario educare gli utenti e informarli debitamente sull’importanza della protezione dei propri dati personali su più fronti: la realtà è che in questo modo c’è il rischio di esporre i propri account alla mercé dei criminali informatici”. Tra gli altri risultati della ricerca spicca il fatto che circa il 37% degli intervistati dimentica una password una volta la settimana, mentre il 21% ritiene che dimenticare una password sia fastidioso come tagliarsi con la carta. Infine, il 20% rinuncerebbe ai propri programmi sportivi preferiti pur di non dover ricordare mai più una password, il 3,5% cederebbe le proprie scarpe preferite mentre il 6,5% rinuncerebbe alla pizza.

“Biometria innovativa per le password” – “Il progresso tecnologico ci viene in aiuto con innovative soluzioni per proteggere i nostri dati, tra cui le misure di sicurezza biometriche, come True Key di Intel Security grazie a cui possiamo anche dire addio ai bigliettini e a dover ricordare tutte le password”. Secondo Bramati “una tecnologia innovativa, che utilizza parametri biometrici, come le impronte digitali, l’attivazione vocale o dispositivi connessi, costituisce l’equilibrio ideale tra un’esperienza utente fluida e i più elevati standard di sicurezza, e possiamo stare davvero tranquilli”. Tra i suggerimenti di Intel indirizzati a chi desidera affidarsi ancora alle password tradizionali, rientra l’impostazione di password uniche per ogni account, che siano composte da almeno sei caratteri che includano lettere maiuscole e minuscole, oltre ad almeno un numero e un simbolo.

“Il criceto Bob meglio di 1234” – Per il consumer partner manager della compagnia, bisogna sempre ribadire che “sarebbe bene evitare combinazioni generiche come ‘Password1234’, ma è anche bene sapere che per essere forte una password non deve contenere il nome utente, un nome reale, ma nemmeno una parola esistente completa”. Chi ha problemi a ricordare le password, conclude Bramati, “può provare a creare un acronimo pensando a una frase che possa essere significativa, per esempio, ‘il mio criceto si chiama Bob’ potrebbe diventare ImCs1cB0b”.

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