TRIMESTRALE

Microsoft batte le attese, conti trainati dalla “nuvola”

Chiuso il secondo trimestre con un utile netto di 3,1 miliardi di dollari grazie alla svolta strategica sul cloud. Fatturato in calo zavorrato dal crollo delle vendite di smartphone e dal minor giro d’affari del settore videogame. Funziona al momento la “cura Nadella”: ce la farà a traghettare l’azienda fuori della sua crisi?

Pubblicato il 20 Lug 2016

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Microsoft batte le attese di Wall Street chiudendo il secondo trimestre con un utile netto di 3,1 miliardi di dollari. Una cifra pressoché identica al rosso registrato nell’analogo periodo del 2015 a causa delle svalutazioni da 7 miliardi di dollari legate all’acquisto della divisione telefonini di Nokia. La performance è trainata dalla svolta strategica verso il cloud effettuata dall’ad Satya Nadella: il business di Azur inoltre non cannibalizza il business tradizionale di vendita delle licenze software.

Il fatturato scende a 20,6 miliardi di dollari dai 22,2 miliardi di dollari del secondo trimestre 2015, a causa del crollo delle vendite di smartphone (-71%) e del minor giro d’affari del settore videogiochi (-9%), in particolare dell’Xbox.

A trainare oltre le attese il risultato del colosso di Redmond la continua espansione del settore del cloud che, secondo Nadella, “sta guadagnando una diffusione significativa tra i clienti”. “Siamo ben posizionati per cogliere nuove opportunita’ nell’anno che abbiamo davanti”, ha concluso l’ad. “Lo scorso anno è stato fondamentale sia per la nostra stessa trasformazione sia per l’appoggio ai nostri clienti che stanno attraversando loro stessi trasformazioni digitali”.

Sono risultati in crescita sia i ricavi della sezione ‘Productivity and Business Processes’, nel cui cloud è stata trasferita anche larga parte del sistema operativo Office, oltre che quelli di Intelligent Cloud, il dipartimento che si occupa di servizi per le aziende, grazie in particolare alla piattaforma Azure. Saranno molto interessanti le sinergie che potranno svilupparsi tra tali servizi e Linkedin, il social network per professionisti che Microsoft ha acquistato lo scorso mese per 26 miliardi di dollari.

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