GAMING

Pokemon Go, gli avversari non stanno a guardare. Ecco cosa bolle in pentola

Non sarà facile uguagliare il successo della app di Niantic. Ma i big del gaming, da Sony a Rovio, lavorano su realtà aumentata e funzionalità social per battere nuove strade

Pubblicato il 09 Ago 2016

Patrizia Licata

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Il successo sensazionale di Pokemon Go ha messo in apprensione le grandi aziende dei videogame spingendole a una corsa per cercare di capire con quale prodotto potranno fare concorrenza al gioco sviluppato da Niantic (uno spin off di Google) che, anche grazie alle funzionalità di realtà aumentata, si è trasformato in un fenomeno globale. Ma “clonare” Pokemon Go, almeno per ora, non sarà impresa semplice, come confermano gli executive dei big del settore, da Sony a Rovio (il creatore di Angry Birds), e potrebbe anche non essere la mossa giusta.

Pokemon Go è il gioco mobile più scaricato al mondo da quando è stato lanciato sul mercato, a luglio. Centinaia di sviluppatori di giochi nelle grandi aziende stanno usando la app per capire come abbia fatto a ammaliare il pubblico di tutto il pianeta. Ma per ora si studia e basta.

“Non è ancora il momento per altre aziende di rilasciare una app con la realtà aumentata“, afferma Neil Young, chief executive della società che sviluppa mobile game N3twork ed ex group general manager di Electronic Arts. “Ora il momento è tutto di Pokemon Go.

Altri executive fanno notare che cercare di emulare la app di Niantic potrebbe essere controproducente, perché il sucesso del gioco si deve anche alla grande popolarità del marchio Pokemon (parzialmente di proprietà di Nintendo), che esiste da 20 anni. Tuttavia molti fanno notare che Pokemon Go manca di funzionalità social (per esempio, per far parlare tra loro o collaborare i giocatori a caccia di Pokemon) e questo è un punto su cui lavorare per creare prodotti concorrenti.

Gli analisti calcolano che il gioco sviluppato da Niantic produrrà un fatturato compreso tra 200 milioni e 500 milioni di dollari in un anno. Se raggiungerà il mezzo miliardo, Pokemon Go entrerà nella top 20 dei giochi mobili che hanno fatturato di più nella storia, svela Michael Pachter, analista di Wedbush Securities.

Le altre aziende per ora stanno a guardare e preparano la contro-mossa, da giocarsi nel futuro: da Warner Bros Interactive Entertainment a Zynga, molte società dei giochi studiano prodotti per piattaforme mobili che si avvarrano della realtà aumentata. Pochi invece pensano di usare i servizi di localizzazione (in cui Niantic ha un forte know-how): gli executive del mondo dei giochi non pensano che Pokemon Go rappresenti il futuro del gaming perché occorre lanciarsi in lunghe e faticose ricerche reali – insomma, un’attività fisica, su campo, che molti affezionati dei videogame non amerebbero. “I giocatori di solito amano i videogame perché possono restarsene comodamente seduti sul divano”, osserva Wilhelm Taht, executive vice president of games di Rovio Entertainment. Anche con la Wii di Nintendo e il tennis virtuale, i giocatori restano comunque fermi davanti alla Tv, aggiunge Taht. Walter Driver, Ceo dell’azienda del gaming Scopely, conferma: nessun piano di sviluppo per giochi basati sulla location, “ci concentriamo sulla creazione di mondi virtuali che non richiedono di doversi veramente spostare”.

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