CYBERSECURITY

Italia sotto scacco ransomware, in sei mesi oltre 3 milioni e mezzo di attacchi

I dati Trend Micro: nel nostro Paese scaricate 1 milione di app maligne. Il Cto Raimund Genes: “Gli hacker diventano ogni giorno più creativi”

Pubblicato il 20 Set 2016

A.S.

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La minaccia dei ransomware, i malware che paralizzano i sistemi operativi dei device degli utenti presi di mira e chiedono un riscatto per ripristinarli, sta dominando nel 2016 la scena nel campo della cibersecurity. Da gennaio a giungo infatti gli attacchi sono cresciuti del 172%, e hanno causato a cittadini aziende e amministrazioni una perdita superiore ai tre miliardi di dollari. Cinquecento, inoltre, le vulnerabilità totali in diversi prodotti. E’ quanto emerge dall’ultimo report di Trend Micro, società specializzata in soluzioni di sicurezza informatica, dal titolo “Il regno dei ransomware”.

“I ransomware sono in grado di paralizzare le organizzazioni e i cyber criminali che guidano gli attacchi diventano ogni giorno più creativi – sottolinea Raimund Genes, chief technology officer di Trend Micro – Questo fenomeno ha dominato il panorama delle minacce nella prima metà del 2016 e ha causato perdite immense a organizzazioni di ogni settore. Le aziende devono adottare soluzioni di sicurezza su più livelli per combattere questi attacchi in maniera efficace”.

Nel dettaglio, nei primi sei mesi del 2016 i tecnici di Trend Micro hanno identificato 79 nuove famiglie di ransomware. Sempre più diffuse le truffe Bec (Business Email Compromise): l’Fbi ha contato oltre 22.000 vittime nella prima metà del 2016 e i danni provocati ammontano a 3 miliardi di dollari, in u quadro in cui l’Europa si conferma tra le aree geografiche più colpite.

“Le vulnerabilità e i ransomware – spiega Trend Micro in una nota – hanno rafforzato gli attacchi attraverso gli exploit kit. L’arresto di una cinquantina di cyber criminali ha fatto diminuire l’utilizzo di Angler, ma sono comparsi altri exploit kit, come Rig e Sundown.

Secondo i dati Trend Micro inoltre sono cresciute le vulnerabilità in Adobe Flash e in diverse piattaforme IoT.

Quanto alle violazioni di dati, nel primo semestre del 2016 sono cadute vittima delle violazioni di dati sia organizzazioni pubbliche governative e sanitarie che aziende private come Myspace e Verizon.

Sempre più diffusi ance i malware per Pos: tra questi FastPoS si è distinto per le sue efficienti capacità nel furto dei dati delle carte di credito, colpendo le Pmi di tutto il mondo. In Italia sono stati rilevati 62 malware per PoS. Nel campo dell’online banking la ricerca ha individuato 2.689 malware, mentre nel nostro Paese sono state scaricate da gennaio a giugno 2016 circa un milione e 50mila app maligne.

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