CA technologies sposa il Privacy Shield: “Inutile temporeggiare”

Inviata al ministero Usa del Commercio l’autocertificazione prevista dal nuovo regime di scambio informazioni tra le due sponde dell’Atlantico. Il general counsel Michael Bisignano: “Scommettiamo subito sulle nuove regole”

Pubblicato il 30 Set 2016

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“Mentre altre organizzazioni potrebbero decidere di temporeggiare finché non vi siano maggiori certezze, noi siamo convinti d’aver fatto bene a investire sin da subito nel Privacy Shield. Questa nostra adesione è il modo migliore per dimostrare l’impegno da noi assunto per la tutela dei dati dei clienti e per un’atmosfera di maggior fiducia fra le parti interessate”. Michael Bisignano, General Counsel di CA Technologies, commenta così l’invio dell’autocertificazione per l’EU-US Privacy Shield, indirizzata dalla compagnia al Ministero statunitense del Commercio.

Attraverso questa mossa, CA Technologies potrà eseguire dei trasferimenti di dati fra le due sponde dell’Atlantico secondo quanto previsto dal Privacy Shield, nuovo regime tutela sui dati personali e sul trasferimento transatlantico fra Europa e Usa. Il colosso hi-tech ha partecipato attivamente agli scambi che hanno condotto all’annuncio dell’impianto normativo del Privacy Shield.

“L’innovazione e i dati non conoscono frontiere. Con l’avvento dell’Internet of Things (IoT) e di altre innovazioni dal forte impatto sulle comunicazioni, i clienti avvertono la necessità di trasferire giornalmente grandi quantità di dati – commenta Otto Berkes, cto di CA Technologies -. Una componente essenziale è la fiducia fra fornitori dei servizi tecnologici, clienti e autorità. Per l’innovazione è cruciale disporre di certezza del diritto e di un impianto normativo stabile”.

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