Il software anti-intercettazione nell’offerta di Techub

Pubblicato il 13 Apr 2010

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Khamsa Italia, l’azienda italiana specializzata nelle soluzioni
PrivateWave per la protezione delle comunicazioni via cellulare,
assieme a Techub, società italiana a forte innovazione ed elevata
focalizzazione sul mondo della sicurezza, hanno siglato un accordo
che prevede la distribuzione e l’integrazione di PrivateGsm, il
rivoluzionario software di Khamsa per la criptazione delle
telefonate via cellulare, all’interno dell’offerta di sicurezza
di Techub.
L’utilizzo della tecnologia PrivateGsm completa l’offerta di
servizi e soluzioni di Techub in ambito Security; obiettivo
dell’accordo sono gli studi professionali, le Pmi, le
multinazionali ed il mondo della finanza, con concrete possibilità
di espansione a breve ai mercati delle associazioni (es. ordini
professionali) e delle pubbliche amministrazioni.

Utenti e organizzazioni appartenenti al mercato business e al
settore pubblico, infatti, quotidianamente si trovano a comunicare
dati sensibili e informazioni confidenziali.
In questa prima fase, l’accordo tra Khamsa Italia e Techub è
finalizzato all’integrazione e commercializzazione di PrivateGsm,
che appartiene al brand Privatewave (www.privatewave.it) lanciato
di recente per rendere le comunicazioni sicure una realtà estesa a
tutto l’universo professionale e imprenditoriale sensibile al
tema della sicurezza delle informazioni.
In futuro, la collaborazione sarà estesa anche ad altre soluzioni
attualmente in fase di sviluppo e che saranno presentate entro
l’anno.

“La protezione dei dati sensibili insieme alla tutela dei segreti
industriali è una questione di carattere economico sempre più
sentita sia dalle imprese medio grandi sia dal settore pubblico- ha
commentato Carlo Marchini, Amministratore delegato di Khamsa
Italia-. È per questo motivo che abbiamo scelto di collaborare con
Techub, portando la nostra competenza  in tema di protezione delle
comunicazioni mobili a un partner esperto dei mercati di nostro
interesse quale Techub, che ha competenze applicative innovative e
un network consolidato in termini di utenza business e di enti
pubblici”.

“La scelta di Khamsa e della sua tecnologia è frutto della
costante azione di scouting altamente selezionato che svolgiamo a
livello internazionale e della profonda conoscenza della sicurezza
informatica e delle telecomunicazioni- ha aggiunto Roberto
Scorzoni, presidente e direttore generale di Techub-. PrivateGsm
rappresenta un ulteriore fiore all’occhiello della nostra offerta
per il mondo business e testimonia un nostro approccio alle
problematiche della sicurezza che riesce a svincolarsi da schemi
tradizionali spesso inadeguati. Anche grazie all’accordo odierno,
Techub rafforza il suo ruolo di partner per servizi di sicurezza ad
alto valore aggiunto destinati a diversi settori industriali e
tipologie di organizzazione”.

La peculiarità di PrivateGsm – che è basato su tecnologie open
source – è di combinare l’esigenza di riservatezza con
semplicità di acquisizione e uso di una tecnologia rispondente a
standard qualitativi riconosciuti a livello internazionale.
Con il sistema crittografico a 256 bit, le telefonate protette sono
indecifrabili. Basta l’aggiunta di un prefisso sicuro (+801)
davanti al numero da chiamare e il software si attiva
automaticamente, proteggendo la telefonata da qualsiasi tentativo
di intercettazione abusiva. PrivateGsm si basa su Zrtps-s, un
protocollo certificato da Philip Zimmermann, uno dei massimi
esperti mondiali di crittografia e sicurezza.

Inoltre, grazie al meccanismo dell’invito, che è la grande
innovazione di questo software, è possibile invitare qualunque
contatto della propria rubrica a telefonare in maniera sicura,
scaricando il software in modalità gratuita di sola ricezione.
PrivateGsm è nato proprio per bloccare le intercettazioni nel
segno della massima facilità di utilizzo. Si installa sul proprio
cellulare in pochi click e permette di effettuare chiamate
protette, senza modificare il normale utilizzo del proprio telefono
cellulare. Il software funziona su una quarantina di modelli Nokia,
ma l’obiettivo è quello di ampliare sempre di più la copertura
e di estendere l’applicazione alla maggior parte delle
piattaforme mobili esistenti (come Blackberry, iPhone e Android).

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