Videosorveglianza: “Chi è ripreso dovrà essere avvisato”

Stretta del Garante della Privacy sull’uso delle telecamere per i servizi di security. Pizzetti: “Le immagini potranno essere raccolte solo da chi ha titolo per farlo e con finalità specifiche e dichiarate”

Pubblicato il 20 Apr 2010

Da oggi chi verrà ripreso dalle telecamere per la
videosorveglianza “dovrà sempre saperlo”. La novità è frutto
di una stretta voluta dall'Autorità Garante della Privacy, con
un testo che deve ancora essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale,
secondo il quale – come spiega a La Stampa il Garante, Franco
Pizzetti – le immagini “potranno essere raccolte da chi ha titolo
per farlo e solo con una finalità specifica e dichiarata”.

A regime tra un anno, le nuove regole prevedono cartelli che
segnalino con chiarezza le aree videosorvegliate, la possibilità
di conservare le immagini solo per 24 ore, un'autorizzazione ad
hoc per l'uso di sistemi integrati o di software
“intelligenti”, l'obbligo di segnalazione anche per gli
autovelox (che devono riprendere solo la targa e mai il conducente
del mezzo), la possibilità di controllare i posti di lavoro, ma
solo per motivi di sicurezza.

“Se c'è una telecamera puntata – chiarisce Pizzetti – deve
esserci anche una adeguata e ben visibile segnalazione della sua
presenza". E se la telecamera è collegata a un sistema
intelligente “che non solo osserva, ma interpreta le azioni,
allora occorre una specifica autorizzazione del Garante, per
valutare se tutto questo sia necessario e soprattutto proporzionato
alla finalità che si vuole perseguire”.

Con i sistemi intelligenti, infatti, una persona che corre
“può” diventare un sospetto. “Per capire dove sia il limite
tra il grande fratello e l'esigenza di sicurezza, prescriviamo
che in questi casi ci sia prima la nostra valutazione”, conclude
Pizzetti.

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