Ibm lascia Assinform: “Non rappresenta le istanze dell’IT”

Big Blue resterà solo nelle strutture territoriali di Confindustria. Angelucci: “C’è malessere nei confronti della politica che non si occupa di innovazione”

Pubblicato il 22 Set 2010

Ibm abbandona Assinform, l’associazione delle imprese IT aderente
a Confindustria. “Siamo usciti da Assinform – spiega Big Blue
– perché riteniamo che non riesca più a rappresentare con
efficacia le istanze dell’IT, settore trainante per il futuro del
Paese”. All’associazione si rimprovera dunque la scarsa
capacità di lobbyng a sostegno di una delle industrie chiave per
il recupero della competitività di tutto il sistema.

Ibm ha però mantenuto l’iscrizione alle strutture territoriali
di Confindustria; anzi fonti interne all'azienda fanno sapere
che "l'uscita da Assinform non prelude in alcun modo a una
uscita dalla confederazione guidata da Emma Marcegaglia". Lo
strappo dunque si è consumato a metà: va però ricordato che
senza la doppia iscrizione (quella all’associazione di categoria
e quella territoriale) non si può far parte della giunta,
l’organismo di viale dell’Astronomia, dove si definisce la
linea della confederazione.

Da parte sua Assinform non commenta la decisione di Ibm. Il
presidente Paolo Angelucci, in questi giorni in Giappone, si è
limitato a commentare che questo “è un momento di
chiarimento”.
“In questa fase – commenta Angelucci – c’è un forte
malessere nei confronti della politica, di entrambi gli
schieramenti, che si occupa poco di innovazione. Questa, non
dimentichiamolo, è la prima crisi che interessa anche il nostro
settore”.

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