La cartella clinica al Gemelli è su iPad

Progetto pilota in alcuni reparti dell’ospedale romano, fra cui cardiologia e medicina d’urgenza. Circa 20 medici usano la tavoletta per gestire in tempo reale i dati del paziente durante le visite in corsia

Pubblicato il 09 Dic 2010

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Al Gemelli di Roma la cartella clinica ospedaliera sbarca
sull'iPad. L'ospedale policlinico dell'Università La
Cattolica ha avviato da qualche settimana la sperimentazione
"per gestire tutti i dati relativi ai pazienti sulla tavoletta
elettronica". Lo scrive l'Avvenire, precisando che
l'operazione è stata resa possibile dalla Gesi, un'azienda
romana specializzata in sistemi operativi informatici, integrando
l'iPad nel sistema sanitario dell'ospedale.

La nuova soluzione wireless consente al medico di consultare la
cartella clinica in corsia, mentre visita i pazienti. Un sistema
che consente di inserire nel database sanitario i nuovi dati del
malato "nel computer-cartella, di controllare i referti come
lastre e risonanze, di visionare sotto forma di grafici i risultati
degli esami", aggiunge il quotidiano. Il sistema consente
anche di richiedere in tempo reale nuove analisi e prestazioni
mediche.

Il progetto pilota per ora riguarda soltanto ancuni reparti del
nosocomio, con la consegna di una ventina di tavolette ai
"medici collaudatori": Cardiologia, Medicina
d'Urgenza, Ginecologia, Microbiologia, Medicina Interna.
L'obiettivo è estendere la gestione elttronica delle cartelle
cliniche a tutti i reparti dell'ospedale.

E che la tecnologia sia un pallino del gemelli lo conferma la
presenza nell'ospedale di un centro di cura per la cura degli
"internet addicted". I drogati della Rete, intossicati
dall'abuso di social network, web e cellulari.
L'ambulatorio, dedicato appunto all'Internet Addiction
Disorder, è partito un anno fa, all'interno del Day hospital
psichiatrico dell'ospedale. "L'utilizzo patologico di
Internet provoca sintomi fisici molto simili a quelli manifestati
da tossicomani in crisi di astinenza – diceva Federico Tonioni,
psichiatra e coordinatore dell'associazione "La
promessa" che collabora con il centro, a margine
dell'inaugurazione del servizio – Garantiremo ai nostri
pazienti di contenere quel malessere che per molti durante
l'astinenza dal web si trasforma in ansia, depressione e paura
di perdere il controllo di ciò che accade in internet".

L'ambulatorio è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle
13,30 e il protocollo di intervento della cura  si articola in tre
fasi: un colloquio iniziale, incontri successivi per individuare la
psicopatologia sottostante (eventualmente contenuta con
un'appropriata terapia farmacologia) e, infine,
l'inserimento progressivo in gruppi di riabilitazione. Una
cinquantina le richieste di disintossicazione dal web registrate
nei primi tre mesi di attività. La "droga" dei tossici
della Rete, per lo più adolescenti, sono i gioci di ruolo
virtuali. Un fenomeno che spinge migliaia di ragazzi a stravolgere
i loro ritmi di vita.

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