Prysmian-Draka, ok dalla Commissione Ue

L’inchiesta dimostra che non esiste trust. La società italiana può procedere con l’Opa sul costruttore olandese di cavi

Pubblicato il 10 Feb 2011

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Prysmian ha ottenuto il via libera della Commissione europea
all'offerta di acquisto da 870 milioni di euro per Draka.
Secondo Bruxelles, la nuova società continuerà a fronteggiare una
concorrenza effettiva, sebbene diverrà leader nei mercati di
riferimento. "L'indagine della Commissione", si legge
in un comunicato dell'Antitrust Ue, "ha mostrato che
questi mercati sono frammentati e vedono diversi operatori più
piccoli". Secondo la Commissione, "Prysmian continuerà a
fronteggiare un numero sufficiente di concorrenti credibili"
in vari segmenti.

Valero Battista, ad di Prysmian, ha spiegato a gennaio che, una
volta realizzata la fusione con Draka, il nuovo gruppo "potrà
raggiungere nell'arco di due-tre anni" i livelli attuali
di redditività di Prysmian, ovvero "un Ebitda pari al 10%
circa dei ricavi". Fermo restando che la velocità del
rilancio dei margini "dipende molto dal mercato".

Il manager ha confermato le stime sulle sinergie
dell'integrazione con Prysmian, viste a 100 milioni
nell'arco di tre anni, sebbene gli analisti le giudichino
conservative. "Confermiamo la stima sulle sinergie", ha
detto, "ritengo siano ragionevolmente valutate".

Intanto, scrive Milano Finanza, Mediobanca ha alzato il rating sui
titoli Prysmian, mentre Unicredit prevede un impatto sugli utili
già nel 2011. Il valore complessivo dell'operazione è pari a
850 milioni di euro, 420 milioni in contanti e il resto in
azioni.

Battista ha aggiunto che, una volta digerita Draka, la nuova
società "avrà forza e bilancio per fare ulteriori
acquisizioni", nel quadro di "un ulteriore consolidamento
del mercato", ma, ha puntualizzato, ci sarà bisogno di
"un paio d'anni per curare l'integrazione".

Nel medio termine, metabolizzata Draka, Prysmian avrà come
"primo target" la "protezione delle quote di
mercato" e si focalizzerà sulla realizzazione delle
sinergie.

Rispondendo a una domanda sull'andamento atteso per il primo
trimestre, l'ad ha affermato che "i dati sul mercato
sembrano dare un quadro più simile alla seconda parte del 2010 che
alla prima", parlando di "economia reale in lento
recupero".

Da ultimo, stimolato sul tema di eventuali tagli
all'occupazione, Battista ha spiegato che sono stati
"presi impegni in Olanda" e, pertanto, "non
metteremo mano al perimetro industriale", mentre negli altri
paesi in cui sono presenti Prysmian e Draka "dovremo studiare
le sovrapposizioni", ma, "se il mercato dovesse
ripartire, gli interventi sull'occupazione potrebbero essere
limitati".

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