Terremoto in Giappone, Adobe abbassa l’outlook

La società rivede le stime per il secondo trimestre: tra 47 e 54 cent di dollaro contro i 56 previsti dagli analisti. Pesa il freno delle vendite in Sol Levante, secondo mercato del gruppo dopo gli Usa

Pubblicato il 23 Mar 2011

Adobe ha rivisto al ribasso l’outlook per il secondo trimestre
dell’esercizio a causa della riduzione delle vendite in Giappone
dopo la recente catastrofe. Il gruppo si aspetta ora utili
rettificati tra 47 e 54 centesimi di dollaro a fronte dei 56
stimati dagli analisti.

Le vendite in Giappone – un mercato che contribuisce al giro
d’affari del gruppo tra il 10% e il 15% – si sono fermate nelle
ultime settimane; a complicare la situazione anche il fatto che la
maggior parte delle vendite nel Paese vengono effettuate tra
febbraio e marzo, praticamente a ridosso della chiusura
d’esercizio prevista il 31 marzo.

Nel primo trimestre dell’anno fiscale 2010, Adobe ha raggiunto un
fatturato record di 1.028 miliardi di dollari, contro i 858.7
milioni registrati nel primo trimestre dell’anno 2010 e i 1.008
miliardi del quarto trimestre dell’anno fiscale 2010. Questo
risultato rappresenta una crescita del fatturato del 20% anno su
anno. La società stima ricavi tra 1 e 1,02 miliardi.

“Il risultato record di questo primo trimestre è in linea con la
crescita di fatturato registrata nei cinque trimestri precedenti”
ha affermato Shantanu Narayen, presidente e Ceo di Adobe. “La
capacità di Adobe di trasformare il modo in cui il mondo crea,
misura e distribuisce esperienze digitali sta riscuotendo successo
presso i clienti e, grazie alle nostre soluzioni, siamo in grado di
rispondere alle esigenze di mercati sempre più diversificati che
stimolano la nostra crescita.

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