Rfid a prova di privacy. L’Europa approva il framework

Firmata l’intesa tra i player di settore e la Commissione Ue: test agli smart tag prima del lancio sul mercato. Kroes: “Azione condivisa con le imprese per tutelare i dati personali”

Pubblicato il 06 Apr 2011

Rfid a prova di privacy. Oggi la Commissione europea ha incontrato
l’industria di settore per fare il punto sulla questione
dell’utilizzo degli smart tag e la violazione dei dati personali.
Risultato dell’incontro la firma del “Privacy and Data
Protection Impact Assessment Framework for Rfid Applications” che
stabilisce la necessità che i dispositivi Rfid superino dei test
ad hoc prima di essere immessi sul mercato. L’intesa prevede
anche una a metodologia di valutazione dei rischi per la
privacy.
“L’accordo siglato oggi- commenta il commissario Ue per
l’Agenda digitale, Neelie Kroes – è la fine di un percorso
impegnativo iniziato nel 2009. Rappresenta inoltre l’inizio di
una nuova strategia politica che coinvolge, di fatto, player e
istituzioni nei processo di risoluzione dei problemi di
privacy”.
Secondo le stime di Bruxelles entro il 2020 ci saranno 50 miliardi
di dispositivi connessi  in Rfid entro il 2020 “worldwide”, da
aggiungere ai circa 2,8 miliardi già attivi a livello globale.

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