Draghi: “Produttività italiana ristagna: scarseggia innovazione tecnologica”

Nelle Considerazioni finali del governatore della Banca d’Italia ampio risalto alla questione degli investimenti in nuove tecnologie. “Le piccole imprese poco propense a fare ricerca e sviluppo”

Pubblicato il 31 Mag 2011

"La nostra produttività ristagna perché il sistema non si è
ancora bene adattato alle nuove tecnologie, alla
globalizzazione": questo il messaggio chiave contenuto nelle
Considerazioni finali del
governatore della Banca D'Italia Mario Draghi.

"La flessibilità tipica delle piccole imprese, che in passato
ha contribuito a sostenere con successo la nostra competitività,
oggi non basta più – si legge -. Occorre un maggior numero di
imprese medie e grandi che siano in grado di accedere rapidamente
ed efficacemente ai mercati internazionali, di sfruttare i guadagni
di efficienza offerti dall’innovazione tecnologica".

Fra le imprese manifatturiere con almeno 10 addetti – si legge
ancora nella relazione – quelle in cui sia il controllo sia la
gestione sono esclusivamente familiari sono il 60% in Italia, meno
del 30 in Francia e in Germania; in queste imprese la propensione a
innovare è minore, l’attività di ricerca e sviluppo meno
intensa, scarsa la penetrazione
nei mercati emergenti.

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