IL PROGRAMMA

Poletti: “Digitale leva di occupazione per i giovani”

Il ministro del Lavoro: “Il self employment occasione per le nuove generazioni di spendere le proprie e-skill. Garanzia Giovani strumento chiave per indirizzarli sul mercato”

Pubblicato il 06 Apr 2016

giuliano-poletti-141118172548

“Il self-employement è una grande occasione per i giovani italiani che vogliano spendere i loro e-skills nel mondo del lavoro”. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, presentando la collaborazione con Microsoft all’interno di Garanzia Giovani che rappresenta “un grade contenitore di opportunità”.

L’iniziativa “BizSpark per Garanzia Giovani” si inserisce nel Programma che punta a migliorare l’occupabilità dei Neet ed offrirà ai giovani registrati che vogliano avviare un progetto imprenditoriale, la possibilità di accedere gratuitamente a percorsi di formazione e risorse tecnologiche messe a disposizione da Microsoft.

“BizSpark per Garanzia Giovani” è un progetto nato per aiutare i giovani a realizzare progetti imprenditoriali a lungo termine, mettendo a loro disposizione gratuitamente dotazioni tecnologiche, consulenza tecnica, commerciale e manageriale, opportunità di visibilità sul mercato e networking con investitori in tutto il mondo.

Le startup che intendono aderire al progetto devono essere aziende non quotate in attività da meno di 3 anni, impegnate nello sviluppo di un prodotto o servizio software che costituirà una parte significativa delle attività attuali o previste, ed avere un fatturato annuo inferiore a 1 milione di dollari.

“Nessuno stop per garanzia giovani – ha poi precisato Poletti – il governo, al contrario, continuerà ad investire sul programma europeo per trasformarlo in un sistema strutturale circolare cerca di azione degli under 30. A rinnovare la difesa del programma europeo, fiore all’occhiello del dicastero di via Veneto, è il ministro del lavoro Giuliano Poletti che risponde così alle critiche che piovono sul suo effettivo impatto sul mercato del lavoro.

Garanzia giovani non fabbrica il lavoro, altrimenti l’avrebbero già inventato prima. Ma sarebbe delinquenziale distruggerlo. Non lo distruggeremo dopo la fatica che abbiamo fatto sui centri per l’impiego anzi li potenzieremo per migliorare la loro performance”, ha detto ancora il ministro ancora chiarendo ancora una volta come siano da separare i dati sulle effettive registrazioni a garanzia giovani da quelli dei posti di lavoro effettivamente creati.

“È vero che il programma ha tanti difetti ma produce anche tanta tante opportunità e a noi non passa neanche per l’anticamera del cervello di buttare questo programma”, ha voluto sottolineare.

Novità in vista per i tirocini formativi. Da giugno anche le imprese ospitanti dovranno contribuire finanziariamente. “A giugno cambieremo il tirocinio- ha spiegato – non ci sarà più il 100% della copertura pubblica, anche le aziende pagheranno una quota, per scoraggiare usi illegali ed illegittimi”. Con le nuove regole 300 euro degli attuali 500 saranno a carico pubblico e 200 euro a carico delle aziende. “Così- ha commentato Poletti- se un’impresa prende una persona deve fare da subito un investimento”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati