INFORMAZIONE

L’hate speech spaventa l’Europa, Jourová: “Affrontare subito il problema”

Secondo l’ultimo sondaggio di Eurobarometer il 75% degli europei è preoccupato per le minacce e gli abusi online, motivo per cui il 48% non partecipa a dibatti online

Pubblicato il 17 Nov 2016

vera-jourova-giustizia-151027171513

Il 57% dei cittadini europei è convinto che i media del proprio Paese non siano liberi da pressioni politiche o commerciali, ma il 53%, nonostante questo, ritiene che forniscano notizie attendibili. La stragrande maggioranza, il 75%, è inoltre preoccupata da hate speech, abusi e minacce online, problema che scoraggia il 48% degli europei dal partecipare a dibattiti su Internet. Sono alcuni dei risultati del sondaggio promosso dalla Commissione europea e affidato a Eurobarometer in occasione del “colloquium” annuale sui diritti fondamentali, dedicato a pluralismo dei media e democrazia. Secondo la survey il 37% del campione, inoltre, crede che le authority di controllo sul pluralismo dei media siano indipendenti.

A condurre la discussione il vicepresidente Frans Timmermans, e i commissari Günther Oettinger e Věra Jourová (nella foto), che coinvolgeranno rappresentanti di alto livello del mondo dei media, degli Stati membri, delle istituzioni europee e di organizzazioni internazionali, università e società civile su come salvaguardare e promuovere la libertà e la neutralità dei media.

“Media liberi e pluralistici sono la spina dorsale delle nostre società democratiche – afferma il vicepresidente Frans Timmermans – Senza informazione di qualità i dibattito pubblico non può svolgersi, ecco perché c’è bisogno di assicurare ai giornalisti di poter fare il loro lavoro in piena libertà. I cittadini europei devono poter fare affidamento sull’indipendenza della stampa se vogliamo che le nostre democrazie funzionino correttamente”.

“Un giornalismo di qualità e basato sui fatti è essenziale per le nostre democrazie – afferma Günther Oettinger, commissario per l’Economia e la società digitale – Abbiamo bisogno delle condizioni giuste perché i media possano svolgere il loro compito nel modo migliore. Abbiamo recentemente proposto di rafforzare l’indipendenza degli organismi regolatori come parte delle nuove regole europee sull’audiovisivo. Conto sul fatto che il parlamento europeo e gli stati membri supportino questa proposta”.

“La diffusione dell’hate speech online rivelata da Euroborometer – conclude Věra Jourová, commissario alla giustizia, ai consumatori e alla parità di genere – sottolinea l’impatto degli abusi e delle minacce contro giornalisti e protagonisti dei new media. E’ un problema che va affrontato con urgenza. I cittadini hanno bisogno di sentirsi sicuri nel potersi esprimere liberamente su Internet, e i giornalisti devono poter lavorare senza interferenze. La commissione si impegnerà nella protezione delle fonti d’informazione e sulle regole dell’informazione nell’Unione europea”

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati