G8, contro il cyber crimine task force internazionale

Pubblicato il 01 Giu 2009

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"Misure aggressive" nella lotta alla pedopornografia,
come la  "creazione di una blacklist di siti
pedopornografici" al fine di "ostacolare la navigazione
verso siti pedofili". È solo una delle proposte del documento
finale dei ministri G8 di Giustizia e Interno, nel quale è
prevista anche la possibilità di "denuncia da parte dei
provider dei servizi Internet, in conformità con i diversi sistemi
giuridici".

La lista nera si legge ancora nel documento, "potrebbe essere
gestita da organizzazioni internazionali ed anche aggiornata e
divulgata, quindi adattata, ove necessario, ed implementata dalla
competenti organizzazioni a livello internazionale". Inoltre,
i ministri del G8 pensano ad una "cooperazione internazionale
efficace, attraverso a un'adesione a task force multilaterali,
condividendo software specializzati e coordinando insieme indagini
on line sotto copertura e altre operazioni internazionali di
polizia" e incaricano per questo gli esperti del Gruppo
Roma/lione ad approfondire i vari profili.

Allarme anche per la crescita a livello mondiale dei "furti di
identita'". Dai ministri del G8, infatti, il problema
della sottrazione dei dati personali è stato inserito nel
documento finale del vertice romano, dedicato al cybercrime, la cui
"pericolosità aumenta di pari passo con il ritmo del
progresso tecnologico". Anche "l'uso criminoso dei
social network – si legge nel documento – dei servizi criptati, dei
servizi Voip e del Dimain Name System e di altri nuovi e sempre
più gravi attacchi da parte dei criminali contro i sistemi
informatici pongono sfide piu' impegnative e sono in rapida
ascesa". I ministri, dunque, ritengono "essenziale"
la "collaborazione tra providers e le forze di polizia per
l'attività di tracciamento on line durante le investigazioni,
rispettando allo steso tempo i diritti degli utenti di Internet,
inclusi i gruppi piu' vulnerabili della societa', e
soprattutto i giovani e gli anziani". "Il cybercrime – ha
sottolineato il ministro dell'Interno Roberto Maroni – può
destabilizzare interi Paesi. In Italia vogliamo attuare un centro
di eccellenza con le Poste italiane, che hanno un sistema
efficiente per contrastare gli attacchi senza mettere in blocco il
sistema".

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