Frequenze, liberazione “coatta” per le tv locali

Nella manovra finanziaria al vaglio del Cdm stabilita anche la data: 31 dicembre 2012, pena la disattivazione degli impianti

Pubblicato il 30 Giu 2011

Le tv locali – per evitare la disattivazione coattiva degli
impianti – dovranno liberare le frequenze messe all'asta
"entro" e "non oltre" il 31 dicembre 2012. Lo
prevede il correttivo all'asta delle frequenze inserito nella
manovra che dovrebbe arrivare oggi sul tavolo del Consiglio dei
ministri.

"La liberazione delle frequenze deve comunque avere luogo
entro e non oltre il 31 dicembre 2012 – si legge nel testo – Alla
scadenza del predetto termine si in caso di mancata liberazione
delle frequenze, l'amministrazione competente procede senza
ulteriore preavviso alla disattivazione coattiva degli impianti
avvalendosi degli organi di polizia delle comunicazioni".

L'asta, che dovrebbe garantire entro il 2011 entrate allo Stato
per almeno 2,4 miliardi di euro, incontra la resistenza delle tv
locali. Sono proprio loro, a cui spetta il 10 per cento
dell'asta, a dover liberare le frequenze radioelettriche da
destinare a servizi di comunicazione elettronica mobili in larga
banda con l'utilizzo della banda 790-862 MHz.

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