Murdoch nella bufera. Si allontana il takeover di BSkyB

La galassia News Corp travolta dopo la chiusura del News of the World. L’acquisizione del 61% della pay tivù britannica in stand by, mentre l’Ofcom accende un faro sull’impero del tycoon che rischia di perdere la licenza di broadcasting

Pubblicato il 12 Lug 2011

Quotazioni BSkyB in picchiata, travolte dallo scandalo News of The
World che ha colpito Rupert Murdoch, costretto a chiudere il
tabloid domenica per l’ondata di sdegno in seguito
all’ammissione di intercettazioni illegali, sbattute in prima
pagina, che hanno colpito persino i famigliari delle vittime
dell’attentato londinese del 2005.

I tempi per concludere il tanto agognato take over del 61% in
BSkyB, la pay tivù britannica di cui la News Corp detiene già il
30%, potrebbero allungarsi parecchio, almeno di un anno, secondo
quanto riferito dal Financial Times. L’incertezza degli
investitori è alle stelle, e il dossier BSkyB è stato portato
ieri all’Antitrust. Il parlamento britannico voterà domani una
mozione proposta dai laburisti che chiede a Rupert Murdoch di
abbandonare le sue ambizioni su BSkyB. Il leader laburista Ed
Miliband ha detto: "Ci sono momenti in cui la camera dei
Comuni deve farsi avanti e parlare a nome del pubblico. Abbiamo
detto che l'acquisizione di BSkyB non deve procedere fino a
quando le inchieste saranno terminate. Il modo più semplice per
arrivare a questo è che Rupert Murdoch riconosca i sentimenti del
pubblico ed il volere del Parlamento e che ritiri la sua offerta.
Chiedo al Parlamento di mostrare il suo volere domani".

L'offerta di News Corp di comprare il restante 61% delle azioni
di BSkyB che non è ancora di sua proprietà è stata rimandata
ieri alla decisione della Commissione Competizione, l'antitrust
britannico, dal ministro della Cultura Jeremy Hunt.

Intanto, oggi nuove rivelazioni hanno scosso l’impero di Murdoch.
A scuotere l’opinione pubblica la conferma delle intercettazioni
dei reali inglesi, dal principe Carlo a sua moglie Camilla,
duchessa di Cornovaglia. Ultima chicca, l’intercettazione poco
ortodossa nel 2006 da parte del Sun, l’altro tabloid
scandalistico di casa Murdoch, della cartella clinica di Fraser
Brown, figlio malato di 4 anni dell’ex premier britannico Gordon
Brown. Dulcis in fundo, anche i vertici di Scotland Yard sono
finiti nelle maglie delle intercettazioni del network di
Murdoch.

Una fonte vicina all'ex premier Gordon Brown all'epoca
della telefonata di Rebekah Brooks – nella quale l'allora
direttrice del Sun diceva di sapere che suo figlio Fraser era
malato di fibrosi cistica e di avere intenzione di pubblicare la
storia – ha raccontato che la Brooks non aveva risparmiato minacce.
Brown, racconta la fonte non voleva che "la condizione medica
del figlio fosse oggetto di un'esclusiva del Sun" e allora
diffuse un comunicato sull'agenzia PA che "rovinava il
loro scoop e che dicea che nonostante la sua condizione Fraser era
sano".

Il Sun reagì con rabbia e disse all'ufficio di comunicazione
di Brown che se "Gordon voleva diventare primo ministro,
doveva imparare che non era così che si facevano le cose".
L'ex premier Gordon Brown ha rilasciato due interviste alla Bbc
e al Guardian in cui afferma che dopo la telefonata della Brooks la
reazione di lui e della sua famiglia era stata di mettersi a
"piangere".

Gordon Brown accusa inoltre News International di avere
"legami con il mondo del crimine" che utilizzava per
ottenere informazioni riguardo a lui e a altre persone. "Sono
scioccato, davvero scioccato nello scoprire che tutto questo sia
successo per via dei legami con noti criminali che svolgevano
queste attività dopo essere stati ingaggiati da giornalisti e
detective del Sunday Times".
A fare le spese del caos che regna a News Corp, le quotazioni di
BSkyB, che ieri hanno raggiunto i minimi, chiudendo a 670 pence,
sotto la soglia dei 700 pence per azione, la cifra per azione
offerta da News Corp un mese fa per incamerare il rimanente 61% del
canale satellitare, che tanto fa gola a Murdoch. Ma l’operazione
oggi è in stand by e resta in forte dubbio almeno per i prossimi
mesi.

L’Ofcom, l’Authority britannica che controlla media e tlc, ha
acceso un faro sull’operazione e il takeover è sospeso. Nel
peggiore dei casi, se lo scandalo intercettazioni dovesse portare
ad una condanna dei direttori delle news della News Corp,
l’operazione potrebbe saltare in maniera definitiva e il tycoon
potrebbe vedersi costretto a restituire la licenza di broadcasting.
In questo caso, l’Ofcom potrebbe imporre a News Corp di mettere
sul mercato la quota del 31% detenuta in BSkyB.

Il Comitato parlamentare britannico per la Cultura ha convocato in
audizione per martedì prossimo Rupert Murdoch, Rebekah Brooks e
James Murdoch per ascoltarli in merito allo scandalo delle
intercettazioni. Lo riferisce il Guardian.

News International ha appena registrato il dominio internet
SunonSunday.co.uk, alimentando le teorie che presto un nuovo
tabloid domenicale del gruppo potrebbe essere lanciato.

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