Musica online più cara. A sorpresa salgono i ricavi

La società di analisi ha rilevato un aumento dei ricavi pari al 12% da quando Apple ha inserito prezzi variabili su iTunes

Pubblicato il 23 Giu 2009

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iTunes aumenta i prezzi ma, a sorpresa, le case discografiche fanno
più soldi. A rilevarlo l’ultima indagine di Nielsen SoundScan
secondo cui nelle sei settimane successive la decisione di Apple
far pagare i brani 0,69, 0,99 o 1,29 euro invece del prezzo fisso
di 99 centesimi, in vigore dal 2003 – la casa di Cupertino ha
lanciato i prezzi variabili a partire dallo scorso aprile – i
ricavi sono saliti in maniera evidente e le vendite degli album
sono rimaste invariate.

“Mentre le vendite delle tracce aumentate di prezzo sono calate
in alcuni casi anche dell'11%, nelle sei settimane posteriori
al cambio il totale degli incassi è aumentato del 12% rispetto
alle sei settimane precedenti – precisa Nielsen SoundScan -.
Inoltre bisogna aggiungere che a risentire della variazione di
prezzo sono state soprattutto le tracce meno richieste”. I brani
più popolari sono rimasti insensibili alla pilitica dei prezzi
differenziati. “Se si prendono poi in considerazione le vendite
della top 40 dei singoli più scaricati emerge che il guadagno è
aumentato del 20% a fronte di vendite minori”, precisa il
report.
In altre parole finché le vendite degli album non scenderanno
sotto una soglia “sensibile” (che Nielsen SoundScan indentifica
nel 29%) il nuovo catalogo di prezzi flessibili di iTunes
assicurerà alle etichette alle etichette introiti maggiori. Ma per
ora gli album sembrano ancora andare forte sul mercato. E le case
discografiche possono stare tranquille.

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