Con l’Ip la Tv torna maestra

La Tv ha aiutato l’alfabetizzazione degli italiani

L’Iptv contribuirà all’alfabetizzazione digitale

Pubblicato il 05 Mar 2009

Lo spettacolo va a incominciare. L’Iptv di Telecom Italia,
Alice home Tv, cambia passo e si prepara a diventare una
piattaforma di distribuzione di contenuti e servizi a tutto
campo: dai canali broadcasting al video on demand, dal catch-up
(la visione di programmi già trasmessi) all’interattività
delle web tv. Ma non solo. In prospettiva c’è spazio per tutta
una serie di servizi innovativi: dal t-government sino
all’t-banking e web 2.0. “Abbiamo un’ambizione – spiega
Luca Tomassini, responsabile business innovation e sviluppo Iptv
di Telecom Italia – la televisione è stata un mezzo che ha
aiutato l’unificazione linguistica  dell’Italia contribuendo
all’alfabetizzazione del Paese. Ebbene, noi vogliamo fare
dell’Iptv uno strumento capace di contribuire 
all’alfabetizzazione digitale dell’Italia nell’era di
Internet”.


Vaste programme.
È una sfida difficile, ma possiamo vincerla. Ce lo consentono le
reti IP e i nuovi  servizi fruibili sul web: rivoluzioneranno il
modo di relazionarsi con la televisione: l’interattività
sostituirà la passività. L’importante è riuscire a mantenere
due impegni, tecnologici e gestionali: semplicità e facilità.
Il decoder diventa un elemento per accedere ai numerosi servizi
di intrattenimento e utilità offerti dal web. Se lei pensa bene
alle evoluzioni che ci sono state nel mondo dei media negli
ultimi 50 anni, l’unica che non è stata innovata è proprio la
televisione: colore e telecomando, queste le due innovazioni più
importanti. Per il cliente, che la TV venga diffusa in modo
digitale terrestre e/o via satellite è del tutto irrilevante.
L’Iptv e la WebTV introducono a pieno il concetto
dell’interattività.  


Ma la Tv è passività.
Lo è stata sinora. Ma non sarà così in futuro. La Rete e il
web cambieranno il modo di fruire la televisione. Davanti allo
schermo televisivo ci porremo con lo stesso atteggiamento con cui
oggi ci poniamo davanti allo schermo di un pc. Certo, sarà un
passaggio graduale, ma siamo di fronte a un nuovo paradigma. La
tv del futuro sarà un modo diverso per accedere ad Internet e
fruire dei suoi servizi.


L’Iptv non è l’unica piattaforma.
Non si tratta di fare la guerra delle piattaforme. L’Iptv è
una modalità di distribuzione di contenuti complementare a
qualsiasi piattaforma. È un’occasione unica per i broadcaster,
sia generalisti che pay per view. Il suo plus è la piena
interattività realizzata da un naturale canale di ritorno,
possibile in maniera completa solo con l’Iptv.


Un altro decoder in casa.

Non “un” altro decoder, ma “il” decoder. Stiamo 
lavorando ad un decoder capace di integrare il digitale
terrestre, la Tv su protocollo Ip e l’accesso a numerosi
servizi web. Contiamo di lanciarlo entro la fine dell’anno. No
tastiere, no modalità complicate per fruire dei servizi e
guardare la TV. Solo il telecomando, tanto amato dai clienti.
Facilità e semplicità.


Non siete gli unici a proporre Iptv.
Non cerchiamo in alcun modo il monopolio del decoder. Tant’è
vero che abbiamo costituito assieme agli altri operatori
nazionali un’associazione per la diffusione dell’Iptv. Una
delle idee base è di dar vita a standard unici per i nuovi
decoder, capaci di supportare i servizi attuali e quelli che
verranno. Non faremo venire il mal di testa ai nostri clienti:
non vogliamo legarli a noi con tecnologie esclusive ma con la
qualità ed il successo di quel che offriamo.


Qualità significa avere una rete di broadband adeguata ai flussi
video
.
È vero, ma siamo molto più avanti di quanto non si pensi
comunemente. Già oggi la nostra rete consente a 7,5 milioni di
famiglie italiane di fruire dell’Iptv; diventeranno 8,5 milioni
a fine anno. Una velocità che varia dai 7 e 20 mega, che è
quello della nostra Adsl oggi per il servizio Iptv, consente
buoni livelli di fornitura del servizio, anche se si collegassero
tutti contemporaneamente. 


Torna la voglia di media-company?
Niente affatto, anzi. Il nostro servizio di Iptv segna un cambio
di paradigma rispetto alle passate strategie dell’azienda. Noi
ci concentriamo nel nostro core business che è il trasporto e la
gestione dei dati. La nostra piattaforma di Iptv sarà a
disposizione di tutti quelli che detengono contenuti da
veicolare, sarà una ulteriore piattaforma di distribuzione a
vantaggio anche dei broadcaster.  La nostra logica è
collaborativa, è quella del win win. C’è spazio per
tutti.

Gli altri articoli sono pubblicati sul numero 5 del quindicinale
cartaceo Corriere delle Comunicazioni

 

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