“Contro il download illegale non serve la repressione”

Intervenendo a un convegno a Roma sull’audiovisivo il commissario Ue alla Società dell’Informazione ha auspicato che il settore si adatti alle nuove realtà multipiattaforma

Pubblicato il 06 Lug 2009

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“Se il settore dell’audiovisivo non riuscirà ad adattarsi alle
nuove realtà multipiattaforma e offrire contenuti a un prezzo
ragionevole rischia di andare incontro a un fallimento”. Lo ha
detto Viviane Reding, commissario europeo alla Società
dell’Informazione in occasione del convegno  “Strategia e
politiche per l’audiovisivo del terzo millennio” organizzato a
Roma dalla Fondazione Lazio per lo sviluppo dell’Audiovisivo in
concomitanza con l’apertura della III edizione del RomaFiction
Fest. “Le politiche di repressione non risolvono il problema del
download illegale di contenuti – ha aggiunto il Commissario -. Ma
serve dimostrare a livello politico che esiste un collegamento fra
scaricare e ‘rubare’. I metodi repressivi sono legati a un
mondo passato. Nel mondo di Internet non funzioneranno. Per questo
dobbiamo procedere rapidamente nell’elaborazione di metodi che si
adattino alle nuove realtà multipiattaforma”. Il Commissario ha
anche annunciato che a settembre sarà avviato un tavolo europeo
per la regolamentazione del copyright.

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