Streaming calcio, Google vince contro Mediaset

Una sentenza del Tribunale di Roma respinge il ricorso di Rti che aveva chiesto l’inibizione, da parte del motore, di audiovisivi coperti dal diritto d’autore: le piattaforme web non sono responsabili per il contenuto caricato dagli utenti

Pubblicato il 15 Dic 2011

Il Tribunale di Roma ha stabilito che le piattaforme web non sono
responsabili per il contenuto caricato dai loro utenti e quindi non
c'è violazione del diritto d'autore – da parte degli
hosting provider – per lo streaming di partite di calcio. Lo rende
noto Google in un post pubblicato sul blog ufficiale, in
riferimento ad "una citazione di Rti, controllata di
Mediaset" contro Mountain View.

"Rti – spiega Google – ci ha citato per violazione del diritto
d'autore perchè un portale, ospitato su Blogger, avrebbe
effettuato lo streaming di partite di calcio trasmesse dai canali
televisivi di Rti. Il Tribunale di Roma ha respinto le richieste di
Rti, perchè, a seguito di notifica a Google, il contenuto che
avrebbe violato il diritto d'autore era stato rimosso da
Blogger. Il Tribunale ha affermato che una diversa decisione
sarebbe stata in contrasto con la direttiva europea
sull'e-commerce. Questa decisione è importante in quanto
ribadisce le regole della responsabilità online".

Per Google, "il tribunale di Roma ha emesso un'importante
decisione sulla limitazione della responsabilità degli Internet
Provider al diritto d'autore e all'hosting di video. Ha
affermato che le piattaforme web non hanno l'obbligo di
monitorare i contenuti caricati dagli utenti alla ricerca di
violazioni del diritto d'autore, nè di prevenire future
violazioni da parte degli utenti".

"Mountain View ricorda, infine, che "la violazione di
diritto d'autore è una questione seria", che investe
"ingenti somme nello sviluppo di tecnologie anti
pirateria" e che è importante "che i detentori dei
diritti e le piattaforme lavorino insieme. Senza questa
collaborazione, è impossibile per una piattaforma come Blogger
sapere se un elemento sia stato caricato con o senza
l'autorizzazione del detentore dei diritti. E la decisione del
Tribunale di Roma riafferma questo principio".

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