Satellite e terrestre alleati per la (auto)mobile Tv

Battezzata all’ultimo Gsma Forum Barcellona la soluzione Dvb-Sh per servizi mobilità


Pubblicato il 05 Mar 2009

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La tv e la radio salgono a bordo dell’automobile con programmi
interattivi, mappe aggiornate in tempo reale, servizi di
localizzazione e informazioni sul traffico. E lo fanno grazie a un
sistema ibrido di reti: alleati, il satellite e il terrestre. Il
fischio di inizio lo darà il lancio, previsto per marzo, del
satellite Eutelsat W2A che a sua volta darà l’avvio del sistema
di Mobile Tv secondo il nuovo standard Dvb-sh.
Ma il lancio sarà solo la ciliegina di una torta internazionale a
cui stanno lavorando da oltre un anno player di settori diversi.
Presentato alla Fiera di Barcellona, il sistema arriva da una serie
di sperimentazioni realizzate a Torino da Rai (ha assicurato la
copertura radio grazie alla diffusione dei suoi siti), 3 Italia
(primo operatore a fornire un servizio di tv mobile su tecnologia
Dvb-h, ha messo a disposizione la rete mobile), Alcatel-Lucent (ha
fornito gli apparati di trasmissione e l’integrazione di rete) e
Eutelsat (per la capacità satellitare per la distribuzione di
contenuti e la stazione di up-link). E anche la sperimentazione
dimostrativa di Barcellona, alla presenza di tutti i player della
“filiera Dvb-sh”, ha dato i suoi risultati grazie a
un’attivazione della tecnologia realizzata, anche qui, grazie
alla collaborazione di Quantum (specializzata nei top-box per la
Pay Tv digitale per il settore automobilistico), del gruppo Calearo
(la storica azienda vicentina ha realizzato le antenne ad hoc), di
MBI Group (l’azienda con sede a Ospedaletto, Pisa, che opera
nelle tlc satellitati ha realizzato).  
Perché il Dvb-sh rapprenta una svolta? Evoluzione dello standard 
Dvb-h, è interoperabile con il Gsm e opera nella banda S offrendo
una migliore efficacia di spettro e permettendo così di estendere
la copertura del territorio fino al 100%. Inoltre permette di
superare i possibili rischi di sovraffollamento della banda Uhf
dovuti a una iper-diffusione della tv mobile (il nuovo standard
consente infatti di trasmettere un numero maggiore di canali: la
copertura è estesa, arrivando alle zone non-urbane per offrire
nuovi servizi ai consumatori europei). Quanto alle tipologie di
servizi, si pensa già da ora a una girandola di applicazioni in
mobilità: dalla tv e giochi interattivi, alle informazioni sul
traffico, fino alla gestione del pedaggio automatica. E c’è chi
ipotizza anche, grazie alla tecnologia, la realizzazone di quella
“scatola nera” intelligente, di cui parlava il ministro delle
Infrastrutture e trasporti Altiero Matteoli, in grado di far
evolvere non solo la gestione dei consumi (carburante), ma anche
dei premi assicurativi legati al numero di km effettivamente
fatti.
A quando il lancio? Due tappe: la prima sarà rappresentata,
appunto, dalla messa in orbita dell’Eutelsat W2A che potrà
distribuire il segnale attraverso “beam” multipli e servizi
dedicati ai vari paesi europei nella Banda S, una fascia di spettro
che verrà assegnata a marzo: Solaris Mobile, joint venture tra
Eutelsat e Astra, con il suo W2A già sulle rampe di lancio, ha
tutte le carte in regola per poter vincere la gara – ed ecco la
seconda tappa – rispetto ai concorrenti Immarsat, TerreStar Europe
e Ico Global.

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