L'AUDIZIONE

Copyright, Calabrò: “Vicini alla decisione finale”

In audizione al Senato, il presidente di Agcom auspica che l’adozione del regolamento sia collegata a una norma di legge della Presidenza del Consiglio che legittimi l’Authority ad intervenire in materia di diritto d’autore. E assicura: “Il Web amatoriale non sarà toccato”.

Pubblicato il 28 Mar 2012

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“Dopo due consultazioni pubbliche e un’indagine conoscitiva, se la settimana scorsa avessi portato un testo di Regolamento sarebbe stato quello già approvato dal Consiglio. Sarei venuto a raccontare della decisione presa. Se non l’ho fatto è stato per rispetto verso il Parlamento che mi ha convocato. Non ci saranno altri schemi, stiamo maturando la decisione finale”. Lo in annuncia il presidente dell’Agcom Corrado Calabrò in audizione al Senato sul tema della tutela del diritto d’autore su Internet.

“La novità cui ho auspicabilmente collegato l’adozione del regolamento è, come ho detto la volta scorsa, che veda la luce una norma di legge predisposta dalla Presidenza del Consiglio – ha spiegato Calabrò -. Una norma di interpretazione autentica che renda leggibile per tutti, e non solo per i giuristi, il combinato disposto delle norme sulle quali si fonda la nostra legittimazione ad intervenire”.

Il presidente Agcom ha poi sottolineato che l’art. 21 della Costituzione “si applica anche alla rete” e che l’Autorità non ha mai ipotizzato “alcuna forma di censura preventiva”. Inoltre ha rassucurato: “Il web amatoriale non è toccato”.

“Il nostro obiettivo d’azione – ha detto Calabrò – è contrastare la pirateria massiva ed industriale che depaupera l’industria creativa”.

Le reazioni

Vincenzo Vita e Luigi Vimercati (Pd): "Il presidente Calabrò ha confermato per l’ennesima volta la necessità di una norma interpretativa, che egli stesso avrebbe richiesto al sottosegretario Catricalà, che legittimi il ruolo di Agcom nel disciplinare il diritto d’autore su interne. Siamo comunque parzialmente soddisfatti per gli evidenti miglioramenti ottenuti sul regolamento, soprattutto nella parte relativa al fair use. Dobbiamo tuttavia rilevare come il provvedimento non vada in direzione della crescita dell’economia digitale italiana poiché si limita a punire l’abuso di contenuti online senza promuovere un adeguato sviluppo dell’offerta legale".

Marco Polillo (presidente di Confindustria Cultura): “Si decida: adesso che l’audizione è terminata è ora che l’Agcom proceda all’adozione del regolamento nel più breve tempo possibile. Il provvedimento elaborato dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha il solo e unico obiettivo di individuare – a legislazione vigente – procedure efficaci per tutelare la categoria della cultura italiana dagli attacchi dell’industria criminale della contraffazione, che ogni giorno spaccia in rete opere dell’ingegno senza l’autorizzazione dei proprietari, sottraendo risorse alla cultura. Per questo apprezziamo l’ampio sostegno al provvedimento emerso nel corso dell’audizione”.

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