Sono in forte aumento le vendite di e-book in Gran Bretagna, con il settore della narrativa che ottiene il risultato più eclatante: 188% di crescita nella prima metà di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2011. Lo riferisce la “Publishers Association” (PA), principale associazione di editori del Regno Unito.
Ottima performance anche per gli e-book destinati all’infanzia, le cui vendite sono aumentate del 171%, mentre la non-fiction, ovvero tutto ciò che esula dalla narrativa, è cresciuta del 128%.
Complessivamente i ricavi dal commercio di e-book sono passati da circa 77 milioni di sterline della prima metà del 2011 a 145 milioni dello stesso periodo del 2012. D’altra parte le vendite dei libri di carta sono scese in termini di valore dello 0,4%, da 985 milioni di sterline a 982 milioni, mentre in termini di volumi il calo è ancora più significativo: 3,8%, da 260 a 251 milioni di sterline.
Un dato ancora più interessante è che, nonostante la recessione, il valore delle vendite di libri nel suo complesso, digitali e non digitali, è cresciuto del 6,1% da gennaio a giugno 2012 rispetto allo stesso periodo del 2011, generando in totale 1,1 miliardi di sterline di ricavi. La quota di mercato degli e-book è arrivata a quota 12,9% dal 7,2% dell’anno precedente.
“Questi risultati – ha spiegato Richard Mollet, amministratore delegato di Publishers Association – dimostrano che l’editoria inglese continua ad andare bene nonostante la difficile situazione economica. In particolare il notevole aumento delle vendite di e-book mostra quanto rapidamente i nostri lettori ed editori stiano accogliendo questa forma di lettura. I libri possono essere di carta o digitali, ma gli editori continueranno a investire in titoli e autori interessanti”.