LA GARA

Frequenze, asta aperta ai nuovi entranti

La Ue preme per riservare spazio a tre nuovi player. La bozza Agcom prevede di mettere a gara un pacchetto con concessioni Tv per soli 3 anni e uno “a lungo termine” (fino al 2032) differenziando la base d’asta. Ma rimangono molte incognite in campo

Pubblicato il 15 Ott 2012

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La bozza dell’Agcom per l’assegnazione delle frequenze ex beauty contest è sotto la lente di Bruxelles. Le sei frequenze dell’ex beauty contest sarebbero suddivise in due pacchetti da mettere all’asta Tv: un primo pacchetto con le frequenze 54, 55 e 58, ossia i canali su cui puntavano Mediaset, Rai e Telecom Italia, nella banda a 700 Mhz, per le quali si metterà a gara una concessione di 5 anni: scadenza dunque alla fine del 2015, data a partire dalla quale tutta la banda a 700 verrà assegnata alle telecom mobili così come stabilisce l’Itu. Base d’asta per ciascuno di questi tre lotti, 20 milioni. Il secondo pacchetto sarebbe costituito da lotti nella fascia sotto ai 700 Mhz, con concessione di 15 anni, con base d’asta di 60 milioni di euro ciascuno.

La bozza Agcom introdurrebbe limiti ai partecipanti: uno dei due canali in banda Vhf, da assegnare per 15 anni, verrebbe riservato ai nuovi entranti e chi vincerà questa frequenza non potrà usarla per fare tv a pagamento. In questo senso Sky verrebbe considerata “non nuovo entrante”: sarebbe dunque esclusa dalla gara? All’orizzonte, inoltre, potrebbe profilarsi la possibilità della realizzazione di un operatore unico italiano con il deferimento degli impianti di trasmissione Ei Towers (Mediaset) e RaiWay (Rai) alla Cassa depositi e prestiti. “Con un operatore di rete unico – scrive Stefano Carli su Repubblica – il problema della gestione delle frequenze sarebbe risolto”.

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