OLTRE IL GIARDINO

Digitale, motore per Hollywood

Il mercato video Usa 2012 tiene soprattutto grazie alle vendite online. E le major si alleano con i fornitori di servizi on demand per cavalcare l’innovazione

Pubblicato il 03 Feb 2013

Augusto Preta, consulente strategico e ceo di IT Media Consulting

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Nel 2012, secondo il Digital Entertainment Group, associazione del settore dell’home entertainment, il mercato video negli Stati Uniti ha raggiunto un fatturato di 18 miliardi di dollari, in crescita dello 0.2%. Un risultato notevole in un contesto in cui le vendite fisiche si sono ridotte del 5.5%. Allo stesso tempo, le vendite elettroniche hanno fatto registrare un aumento del 28%, garantendo agli studios il mantenimento dei volumi di fatturato rispetto al passato, ma soprattutto permettendo loro di gestire la transizione fisico/digitale senza subire perdite di cassa.

Mentre le vendite fisiche sono in continuo calo, il mercato digitale va a gonfie vele. Dei tre segmenti di cui si compone, gli abbonamenti registrano la crescita più sostenuta, +46%. Il download definitivo segue con un più 34.61%, mentre il Vod tradizionale ottiene un +11%. La ripartizione del consumo digitale è strettamente connessa alla forza degli operatori che dominano il mercato: Netflix per quanto concerne gli abbonamenti, seguita da Amazon e Hulu. Per l’acquisto, iTunes di Apple. Per il Vod classico ancora Apple, ma anche Comcast, Verizon, Time Warner. Il consorzio UltraViolet, il sistema di autenticazione di diritti digitali che permette agli utenti di scaricare e vedere i contenuti acquistati su una moltitudine di terminali, sta cercando di creare sinergie tra mercato fisico e mercato elettronico. Per il 2013 ha lanciato un’offerta che permette di scaricare gratuitamente 10 film a chi acquista lettori Blu Ray e connected Tv.

Aderiscono all’iniziativa costruttori come Lg, Panasonic, Philips, Samsung, Sony, i service provider Cinemanow, Flixter e Vudu e i fornitori di contenuti Lionsgate, Paramount,Sony, Fox, Universal e Warner. Grande assente è ancora una volta Disney, che conta su rapporti privilegiati con Apple, la quale si pone come un vero concorrente del consorzio Uv, disponendo di un ecosistema di oltre 200 milioni di apparati compatibili.
Il mercato Usa è quindi riuscito a gestire la delicata transizione tra fisico e digitale e a mantenere al mercato video in senso lato una certa stabilità dei volumi d’affari. Una dinamica tale per cui le vendite video continuano a superare gli ingressi nelle sale.

Questa tendenza continuerà anche nel 2013, principalmente perché gli studios non esitano più come in passato a concludere importanti accordi con i fornitori di servizi Vod e Svod, l’ultimo dei quali in termini di tempo è quello tra Netflix e Warner. Con un peso del 30% sul fatturato annuale, le vendite digitali stanno imponendosi come motore di crescita indispensabile per le major. D’altra parte, le iniziative promozionali di UltraViolet serviranno a rafforzare i legami tra i due mercati. Infine, una migliore integrazione delle offerte a richiesta sui portali di operatori e costruttori, la rapida crescita delle offerte Vod e Ott anche multiscreen saranno strumenti importanti per stimolare le vendite nel 2013.

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