Netflix, occhi puntati sulla Francia

Contatti avviati con le major per i diritti di distribuzione in Francia e Germania. Colloqui in corso a Parigi per uno sbarco nel Paese entro l’anno

Pubblicato il 30 Gen 2014

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Netflix ha avviato colloqui con alcune entertainment companies statunitensi per ottenere i diritti di distribuzione esclusivi di contenuti per la Francia e la Germania. Lo riferiscono fonti del Wall Street Journal, che aggiungono come la web tv americana abbia anche allacciato contatti con il governo francese per un possibile lancio del servizio entro la fine dell’anno.

Se confermata, l’indiscrezione rappresenterebbe un’ulteriore conferma della politica di espansione in Europa già annunciata ufficialmente nelle scorse settimane dall’azienda televisiva fornitrice di video on demand online e ribadita durante la presentazione dell’ultima trimestrale, che ha visto volare gli utili e crescere gli abbonati negli Usa. La company però non ha indicato in quali Paesi intende operare e il 16 gennaio scorso ha smentito il portale statunitense GigaOm, secondo il quale Netflix aveva intenzione di puntare in primis su Germania e Francia. Attraverso il suo capo delle comunicazioni, Joris Evers, la società aveva smentito lo sbarco in Germania.

Contestualmente Evers aveva dichiarato al Corriere delle Comunicazioni che era “prematuro discutere dell’arrivo in Italia”, ipotesi invece circolata nei mesi scorsi a seguito di alcuni presunti contatti preliminari che sarebbero intercorsi tra dirigenti del colosso Usa e esponenti di tlc italiane. Sulla Francia, però, Evers non si era pronunciato. È dunque su questo Paese che si appuntano gli occhi degli addetti ai lavori. Peraltro a inizi dicembre i vertici della web tv erano stati ricevuti all’Eliseo da David Kessler, consulente per i media del presidente François Hollande. Un portavoce l’aveva definita una visita di cortesia richiesta da Netflix, impegnata a incontrare le istituzioni europee in vista del prossimo arrivo in altri Paesi Ue. Poi però il Ministro della Cultura Aurélie Filippetti aveva precisato che il governo si aspetta che Netflix rispetti le regole francesi e che “se vuole venire in Francia, deve piegarsi alle regole che fanno il successo delle nostre industrie e non essere un passeggero clandestino che approfitta del sistema senza parteciparvi”.

In effetti esistono alcune criticità per il debutto in Francia di Netflix, tra cui il timore dei francesi che l’azienda apra la sede fiscale fuori dal Paese per pagare meno tasse e le regole sulle finestre di distribuzione, che impongono l’uscita dei film su servizi analoghi a Netflix molto tempo dopo la loro uscita al cinema. Oltre agli Usa e alla Gran Bretagna, Netflix è già disponibile nei Paesi Bassi, in Gran Bretagna e in Irlanda, così come nei Paesi nordici.

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