PUNTO DI VISTA

Dtt, Scorza: “Gli aiuti di stato non hanno aiutato”

L’avvocato esperto di diritto di Internet: “Il caso dei contributi a Mediaset per i decoder è un classico esempio di come il meccanismo non funzioni. Ma nessuno ne risponderà”

Pubblicato il 21 Feb 2014

Guido Scorza, avvocato esperto di Diritto di Internet

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Con la legge finanziaria del 2004 e poi con quella dell’anno successivo, il Governo italiano riconobbe agli acquirenti di decoder per l’accesso al digitale terrestre, un contributo dapprima di 150 euro e, quindi, di 70 euro.

Nel 2007, accogliendo un ricordo proposto da Sky e Europa 7, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, stabilì che quei contributi costituivano un aiuto di stato illegittimo in favore delle emittenti televisive che trasmettevano i loro segnali attraverso la piattaforma digitale terrestre ed ordinò, pertanto, al Governo italiano di recuperare da queste ultime gli importi dei benefici ottenuti grazie agli aiuti.

Tra il 2008 ed il 2009, quindi, la Commissione Europea ed il Governo italiano individuarono in Telecom Italia Media, Fastweb e Mediaset i potenziali beneficiari degli aiuti, escludendo, tuttavia, contestualmente che le prime due se ne fossero effettivamente avvantaggiate e stimando in circa cinque milioni di euro oltre interessi, il beneficio economico ottenuto da Mediaset.

Quest’ultima, quindi, sul finire del 2009 restituì al Governo circa sei milioni di euro, contestando, tuttavia, contestualmente tale restituzione dinanzi al Tribunale di Roma e sostenendo di non aver tratto alcun beneficio dagli aiuti di Stato.

Nelle scorse settimane, a quasi dieci anni dall’inizio della vicenda, il colpo di scena: nel pronunciarsi su una domanda pregiudiziale sottopostale dal Tribunale di Roma, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che la circostanza che la Commissione accerti l’esistenza di un aiuto di Stato ed ordini ad un governo di recuperare dagli imprenditori i benefici connessi a tale aiuto, non osta a che, i Giudici nazionali, possano poi pervenire alla conclusione che nessun imprenditore ha effettivamente tratto alcun beneficio dagli aiuti di Stato e che, pertanto, nessuno debba restituire alcunché allo Stato.

Si fa dunque concreta la possibilità – ma, forse, dovrebbe dirsi la probabilità – che nei prossimi mesi il Tribunale di Roma, accertato che anche Mediaset, al pari di Telecom Italia Media e Fastweb, non ha tratto alcun beneficio dai contributi erogati dal Governo per l’acquisto dei decoder, possa condannare la Repubblica italiana, a restituire a Mediaset i sei milioni di euro da questa versati nel 2009.

Una storia che, dopo due lustri, si concluderebbe in modo quasi inverosimile: lo Stato ha illegittimamente aiutato taluni imprenditori ma questi ultimi non se ne sono avvantaggiati con la conseguenza che non devono restituire allo Stato medesimo neppure un euro.

Ci sono, dunque, aiuti di Stato che non aiutano e dei quali nessuno risponde.

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