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Ecco la prima bolletta elettrica con il canone Rai

In questi giorni gli italiani stanno ricevendo le fatture con l’addebito della tassa. Intanto sulla sua pagina Facebook l’Agenzia delle Entrate chiarisce quali sono i casi in cui non si deve pagare, ma solo se la “colpa” non è del contribuente

Pubblicato il 29 Lug 2016

Federica Meta

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Canone Rai in bolletta. In questi giorni gli italiani stanno ricevendo le prime fatture elettriche nelle quali sono addebidati i primi 70 euro relativi al “balzello” per sostenere la tv pubblica che scende a 100 euro. Dal prossimo anno la tassa sarà suddivisa in 10 rate (che arriveranno due per volta nel caso delle bollette bimestrali). Insieme alle bollette le società elettriche hanno inviato una lettera con le principali novità: tempistica delle rate e modalità di fatturazione.

Intanto l’Agenzia delle Entrare ha chiarito, sulla sua pagina Facebook, quali sono i casi in cui non si deve pagare, ma solo se “colpa” non è del contribuente.

“Se si ritiene che l’addebito del canone nella fattura elettrica non sia corretto è possibile il pagamento della sola quota energia – precisa l’Agenzia su Fb – il pagamento parziale della fattura va effettuato secondo le modalità definite da ciascuna impresa elettrica per i pagamenti parziali, indicando nella causale di versamento l’imputazione del pagamento (in questo caso, quota energia elettrica). In mancanza di tale indicazione, la somma versata è comunque attribuita prioritariamente alla fornitura elettrica». Il senso, però, è che la decisione non è lasciata all’arbitrio dei contribuenti ma prima di non pagare (e inviare il pagamento del solo consumo elettrico) devono effettuare alcuni controlli.

Primo caso: è stata fatta regolarmente (e nei termini del 16 maggio perché abbia valore per tutto il 2016 e del perché valga per il secondo semestre 2016) la dichiarazione di “non detenzione” dell’apparecchio Tv. Quindi, se arriva la bolletta elettrica con l’addebito del canone c’è stato un errore (dell’operatore elettrico o dello sportello Sat) e non si deve pagare il canone ma solo il consumo elettrico.

Secondo caso: è stata fatta la dichiarazione di “presenza di altra utenza elettrica per l’addebito” (sempre nei termini) da parte di chi, pur avendo intestata un’utenza elettrica residenziale (T2 in bolletta), in realtà abita in un nucleo famigliare dove c’è già un’altra utenza elettrica su cui viene addebitata il canone. E, nonostante la dichiarazione, l’addebito arriva ad ambedue. Anche in questo caso non va pagato.

Se però il contribuente non ha presentato le dichiarazioni, il canone andrà pagato. Unica soluzione potrebbe essere quella di chi si trova con due canoni nella stessa famiglia anagrafica: anche se si è scordato di fare la dichiarazione, si potrà chiedere il rimborso o recarsi subito agli uffici delle Entrate per mettere in atto un’autotutela e chiedere lo sgravio immediato. Certo che chi ha voluto tenersi la doppia utenza residenziale (con tariffe elettriche molto agevolate) , magari perché a suo tempo in famiglia erano state create residenze fasulle in più case per evadere l’Ici, ora dovrebbe venire allo scoperto prima che se ne accorga il fisco, visto che l’Agenzia effettuerà successivamente riscontri sulle singole posizioni.

In ogni caso, per le aziende elettriche, osservano da Assolettrica, si tratterà di notificare alle Entrate tutte queste situazioni di mancato pagamento del canone e ciò rappresenta certo un adempimento in più.

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