Tutti contro Google: arriva la class action dei fotografi

Le associazioni di categoria annunciano battaglia per farsi riconoscere i diritti sulla pubblicazione digitale dei libri nella biblioteca online del motore di ricerca. Un modo per entrare a far parte della conciliazione milionaria che Big G sta chiudendo con scrittori e case editrici

Pubblicato il 07 Apr 2010

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Mentre Google attende l’approvazione di una conciliazione con gli
autori e le case editrici, il piano dell’azienda di creare una
immensa biblioteca e libreria digitale potrebbe trovarsi di fronte
ad altri grandi ostacoli. Nei giorni scorsi la American Society of
Media Photographers e altre associazioni che rappresentano gli
illustratori ha annunciato di voler intentare una class action
contro Google, sostenendo che il tentativo dell’azienda di
digitalizzare milioni di libri rappresenta una violazione su larga
scala dei loro diritti d’autore.
La causa rispecchia abbastanza fedelmente quella presentata nel
2005 dal sindacato degli autori degli Stati Uniti e
dall’associazione degli editori, che si opposero al progetto di
biblioteca di Google proprio utilizzando la carta del Copyright.
Gruppi che hanno poi deciso di accettare una proposta di
conciliazione da 125 milioni di dollari che, se approvata, darà al
motore di ricerca la possibilità di rendere disponibili e vendere
copie digitali di milioni di libri ormai esauriti. L’accordo
riconoscerebbe tra l’altro anche ad autori ed editori
l’opportunità di realizzare guadagni dalle copie digitali
vendute.
I fotografi e gli illustratori hanno deciso di intentare la causa
dopo che i loro sforzi per rientrare nella conciliazione di Google
con gli autori e gli editori erano stati respinti l’anno scorso
dai tribunali, e alla causa hanno annunciato di voler aderire anche
la “Graphic Artists Guild”, la “North American Nature
Photography Association” e la “Professional Photographers of
America”, oltre che singoli fotografi e illustratori non iscritti
ai sindacati di categoria.

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