“Il magnetismo del Dtt. Consumo tv raddoppiato”

Andrea Ambrogetti, presidente di Dgtvi: “A fine anno territorio coperto all’85%”

Pubblicato il 03 Mag 2010

«Il grande switch-off delle regioni del nord Italia che si
avvierà dal prossimo 18 maggio e coinvolgerà 23 milioni di
italiani, è un momento fondamentale per fare definitivamente
l’Italia digitale: a fine anno il digitale terrestre avrà
raggiunto una diffusione territoriale dell’85% e il 70% della
popolazione sarà digitalizzato». Lo dice al Corriere delle
Comunicazioni Andrea Ambrogetti, riconfermato per
il terzo anno consecutivo alla guida del Dgtvi, l’associazione
italiana per lo sviluppo della tv digitale terrestre.

Presidente, il digitale terrestre si conferma la prima
scelta degli italiani?

Certamente sì. Nelle aree che hanno già effettuato lo spegnimento
dal segnale analogico il tempo dedicato al consumo di televisione
è cresciuto più del doppio rispetto al resto del Paese e ha
superato in media i 267 minuti al giorno, di cui poco meno di 90
dedicati ai canali digitali. Allo stesso tempo, muta il modo
tradizionale di seguire l’offerta televisiva anche nelle aree non
completamente digitalizzate, dove il tempo dedicato ai nuovi canali
del digitale terrestre passa da 40 a 67 minuti. Questa crescita è
ancora più significativa e conferma la tendenza all’incremento
del consumo televisivo nell’ambiente multicanale digitale.

Resta il problema frequenze…
Il lavoro svolto finora da Agcom e governo è stato egregio, ma ora
serve capire in che direzione andrà la consultazione per il nuovo
piano. Occorre procedere con le nuove assegnazioni senza criteri
puramente ingegneristici e fatti al computer, ma secondo un
principio legato alla realtà delle frequenze esistenti,
ottimizzando le risorse disponibili ed evitando di avere impatti
sulle aree già digitalizzate.

Come vedete Sky sul Dtt?
Un eventuale ingresso sarebbe ingiusto: si rischia che un unico
soggetto possa operare su entrambe le piattaforme, satellitare e
terrestre, e questo non ci sembra corretto se prima non si decide
di permettere di operare sul satellitare.

Altro problema: la numerazione sul
telecomando.

Dopo che lo scorso novembre Agcom aveva avviato un’istruttoria
sull’accordo che avevamo fatto sull’ordinamento automatico dei
canali della Dttt, a marzo il governo ha stabilito che sarà la
stessa Autorità per le comunicazioni ad adottare un piano di
numerazione automatica. Non è facilissimo dare seguito alle
posizioni di tutte le emittenti locali, soprattutto quelle che non
si riconoscono nella numerazione attuale, ma dobbiamo lavorare per
trovare un equilibrio per tutti.

Quali criteri, secondo lei, dovranno essere rispettati
nell’allocazione delle posizioni Lnc?

Il futuro regolamento dell’Agcom dovrà attenersi ad alcuni
principi, tra cui la garanzia della semplicità dell’uso del
sistema Lnc, il rispetto delle abitudini e delle preferenze degli
utenti e la suddivisione della numerazione dei canali per genere,
con numerazioni specifiche per i servizi pay. Negli altri Paesi
europei la questione è già stata risolta da tempo con una
competizione equa e non discriminatoria tra gli operatori.

Dgtvi ha lanciato altri due bollini per la qualità dei
decoder. Quali sono le caratteristiche?

Il bollino Gold garantisce caratteristiche tecnologiche più
innovative nella gestione dei servizi interattivi grazie al
collegamento broadband. Il bollino Silver per decoder zapper
garantisce l’ordinamento automatico dei canali, la guida
elettronica dei programmi (Epg) e la possibilità di aggiornare il
software del prodotto.

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