In Iran censurato il sito di Repubblica

“L’accesso non è possibile in base alla legge sulla criminalità informatica”, è il messaggio che appare da qualche giorno collegandosi sul sito del quotidiano italiano. “Giro di vite dovuto all’informazione data a seguito dei brogli elettorali”

Pubblicato il 13 Mag 2010

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La repressione iraniana colpisce internet. In Iran da qualche
giorno è infatti vietato l'accesso alle homepage di Repubblica
e della Bbc.
Al tentativo di connessione risponde un messaggio sui monitor che
recita “l’accesso non è possibile in base alla legge sulla
criminalità informatica”.

La segnalazione – scrive oggi Repubblica – è arrivata da
“diversi operatori di ong presenti in Iran abituati a fare
riferimento alle pagine web di Repubblica per avere un resoconto
non censurato di quanto accade nel Paese". Altre difficoltà
sono state registrate ieri nella trasmissioni di email da e verso
l’Iran.
Il quotidiano denuncia inoltre "forme di censura che
rappresentano un giro di vite, in quanto anche nei giorni più
caldi delle manifestazioni che hanno fatto seguito ai brogli
elettorali dello scorso giugno Repubblica.it è sempre stata
raggiungibile".

Alla base della decisone del regime di Theran potrebbe esserci la
possibilità di una nuova massiccia ondata di protesta, dopo che
nei giorni scorsi sono stati registrati fermenti di contestazione
all'università Beheshti. Stavolta il governo sembra
intenzionato a fare di tutto per scongiurare quanto accadde poco
meno di un anno fa quando cronache, filmati e immagini della
brutale repressione furono divulgati attraverso i blog e i canali
dei social network.

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