Iptv, frena la crescita: Europa maglia nera

Nei Paesi occidentali del Vecchio Continente si tocca il picco di incremento più basso dal 2008. E anche negli Usa si procede al ralenti. Nel mondo 35 milioni di abitazioni connesse

Pubblicato il 26 Nov 2010

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Il mercato dell'Ip Tv, la piattaforma televisiva che passa
attraverso le reti delle telco, ha raggiunto 35 milioni di
abitazioni connesse nel giugno di quest'anno. Lo rende noto uno
studio di Screen Digest, aggiungendo che sono 9 milioni i nuovi
abbonati registrati dal giugno 2009 al giugno 2010, attestandosi ad
una quota del 9% delle abitazioni nel segmento delle pay tv
digitali.

Nell'Europa occidentale, nel secondo trimestre di
quest'anno, ha segnato il picco negativo dell'ultimo
biennio, con l'incremento più basso dal primo trimestre del
2008.

L'Europa centrale e l'Est europeo contano 1,9 milioni di
abbonati all'Ip tv. La top ten è guidata da T-Com Croatia
MaxTV, il maggior operatore con 257mila abbonati. Nonostante la
flessione registrata nel secondo semestre dell'anno,
l'operatore croato ha il doppio di abbonati rispetto A O2 TV in
Repubblica Ceca, che ha inziato a perdere clienti con l'avvendo
del digitale terrestre in chiaro.

Una situazione simile si è verificata in Russia, dove la moscovita
Stream TV sta perdendo terreno ai danni dell'operatore via cavo
Akado.

In America settentrionale la crescita in termini assoluti è
inferiore a quella del 2009. Verizon FiOS TV ha registrato una
ripresa nel secondo trimestre, raggiungendo quota 174mila abbonati,
anche se i risultati sono inferiori al 2009; U-Verse che fa capo a
AT&T realizza in media 240mila nuovi sottoscrittori a trimestre. In
generale, gli operatori di Ip tv sono messi meglio dei competitor
via cavo, che stanno vivendo una costante emorragia di
abbonati.

Nell'area dell'Asia Pacifica l'incremento di
sottoscrittori del secondo trimestre del 2010 è in calo del 30%
rispetto al 2009, anche se Hikari TV ha mostrato una performance di
crescita stabile.

Una spinta forte al mercato dell'Ip tv arriva dalla Corea, dove
i player continuano a guadagnare terreno sui rivali via cavo, che
tuttavia non restano a guardare.

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