Niente aumento di capitale, Dahlia Tv in liquidazione

Gli svedesi di Airtel, azionisti di maggioranza: insostenibile lo sviluppo del business nel mutato scenario di mercato”. Prosegue per ora la programmazione

Pubblicato il 11 Gen 2011

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Dahlia Tv sarà messa in liquidazione. Lo hanno deciso i soci
riuniti in assemblea 'preso atto – si legge in una nota – che
è intervenuta una causa di scioglimento della societa''.
L'assemblea ha "conseguentemente deliberato la nomina di
un liquidatore con il compito di elaborare a breve un piano di
liquidazione".
Gli effetti economico-patrimoniali su Telecom Italia Media (che ha
il 9% dell'emittente) di tale situazione 'potranno essere
determinati con esattezza solo all'esito della presentazione di
tale piano' precisa una nota di Ti Media.

'Tuttavia le valutazioni fin qui effettuate – prosegue la nota
– fanno comunque prevedere che l'Ebitda dell'intero
esercizio 2010 di TI Media rimanga sostanzialmente sul livello di
quello consuntivato al 30/09/2010. Gli effetti suddetti saranno
inseriti nella proposta di Bilancio al 31/12/2010 che sara'
approvata dal Consiglio di Amministrazione entro il prossimo mese
di febbraio'.

I programmi di Dahlia Tv, nonostante gli azionisti abbiano deciso
di sciogliere la societa', per ora proseguiranno.
L'emittente rassicura così i suoi abbonati in una nota diffusa
al termine dell'assemblea in cui spiega anche la causa della
liquidazione.

"A seguito del mutato scenario di mercato che ha reso
insostenibile lo sviluppo del proprio business, gli azionisti di
Dahlia Tv hanno deciso di mettere in liquidazione la societa' –
spiega un comunicato – Non sono ancora state assunte decisioni in
merito alla prosecuzione delle trasmissioni, che per il momento
seguiranno la normale programmazione".
Socio di maggioranza è AirPlus Tv (con l'83%), tra gli
azionisti poi oltre a Ti Media (con il 10%) ci sono la FilmMaster
Television di Vittorio Chiusano (con il 7%).
I diritti di Dahlia Tv potrebbero interessare anche Mediaset: lo ha
detto il presidente del gruppo, Fedele Confalonieri.

A rischio – ha detto il parlamentare del Pd Giuseppe Berretta –
"ci sono 150 posti di lavoro, mentre ai giornalisti e ai
dipendenti della Filmmaster Television, fornitrice di tutti i
servizi tecnici e redazionali di Dahlia Tv Sport, non è più stato
rinnovato il contratto a tempo determinato, scaduto il 31 dicembre
scorso, a causa dell'inspiegabile perdita di tre squadre
importantissime per il bouquet di Dahlia come Palermo, Bologna e
Fiorentina".
'Spiace ma è necessario constatare – osserva il parlamentare
del Pd – come questa crisi aziendale sia dovuta in gran parte alla
posizione dominante di Mediaset Premium nel settore del digitale
terrestre. Il ministro per lo Sviluppo economico, Paolo Romani, se
ha davvero a cuore il destino dei 150 lavoratori si occupi di
scongiurare il fallimento dell'azienda. E si preoccupi –
conclude Berretta – di garantire il naturale e corretto svolgimento
del libero mercato nel settore del digitale terrestre'.

La crisi per la tv, fondata grazie all'acquisizione da parte
degli svedesi di Air Plus del pacchetto pay tv di Telecom Italia
Media, pacchetto che comprendeva anche i diritti di trasmissione su
cinque squadre di calcio di serie A e tutta la B, è cominciata con
le nuove regole stabilite dalla Lega Calcio per l'assegnazione
dei diritti. La meccanica della nuova modalità ha avvantaggiato
Mediaset(che ha potuto scegliere le prime dieci squadre) e
danneggiato Dahlia che ha dovuto accontentarsi delle seconde
quattro rinunciando anche al pezzo forte Fiorentina.

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