Facebook, Goldman Sachs raccoglie un miliardo di dollari

Successo dell’operazione della banca d’affari americana nonostante l’esclusione degli investitori Usa. L’Ipo di Facebook si fa sempre più vicina

Pubblicato il 24 Gen 2011

L’offerta ha da subito scatenato la controversia, ma, nonostante
le critiche e la restrizione agli investitori fuori dagli Stati
Uniti, Goldman Sachs è riuscita a mettere insieme un miliardo di
dollari per Facebook. Si è trattato, come noto, di un private
placement organizzato dalla banca d’affari che in poche settimane
ha raccolto 1 miliardo di dollari tra i sottoscrittori non
americani, portando il finanziamento complessivo per il social
network numero uno al mondo a un miliardo e mezzo, includendo i 500
milioni che arrivano dalla stessa Goldman e dalla società russa
Russian Digital Sky Technologies.

L’iniziativa della banca d’affari americana ha fatto salire la
valutazione di Facebook a 50 miliardi di dollari, rendendola una
delle maggiori aziende della Silicon Valley, valutata più di eBay
e Yahoo. Goldman ha spiegato di essere stata costretta a vietare
l’offerta negli Stati Uniti, perché la copertura data dai media
alla notizia metteva a rischio la trasparenza
dell’operazione.

Secondo fonti sentite dal Wall Street Journal, Facebook aveva
l’opzione di raccogliere tra 375 milioni e 1,5 miliardi di
dollari. In teoria, lo strumento messo a punto da Goldman avrebbe
potuto fruttare al social network anche 5 miliardi, ma lo scopo di
Facebook era di ottenerne uno, o almeno così ha dichiarato la
società. Le stesse fonti dicono che la richiesta di azioni
Facebook ricevute dalla Goldman fuori dagli Stati Uniti è stata
altissima, tanto che la banca non ha potuto dare a tutti il numero
di azioni chieste.

Facebook ha affermato di non avere progetti immediati su come
utilizzare il denaro. In un commento preparato, il chief financial
officer David Ebersman ha semplicemente dichiarato che l’accordo
conferisce all’azienda “maggiore flessibilità finanziaria per
esplorare qualunque opportunità futura". Finora la società
di Zuckerberg ha usato i suoi soldi per acquisire piccole start-up
e inglobare talenti e per potenziare la sua infrastruttura di data
center in modo da sostenere la crescente domanda da parte degli
utenti.

Facebook ha però fatto sapere che, poiché si attende nel corso
del 2011 di superare la soglia dei 500 azionisti, dovrà, come
prevede in questo caso la legge americana, rendere pubblici i suoi
report finanziari, non più tardi del 30 aprile 2012. Nello stesso
lasso di tempo l’ipotesi di una Ipo dovrebbe farsi più concreta.

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