Virata digitale a Le Monde. “Obbligati a ripensare il modello”

Il neo direttore Erik Izraelewicz guarda all’Huffington Post e annuncia la fusione della redazione del quotidiano con quella del sito internet

Pubblicato il 14 Feb 2011

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Il successo dell'Huffington Post, il più influente e
prestigioso giornale on-line degli Stati Uniti (acquistato da Aol
per 315 milioni di dollari ndr) ci “obbliga a ripensare” Le
Monde, situandoci in una “cultura multimediale”: lo dice Erik
Izraelewicz, neo-direttore del celebre quotidiano francese, nel suo
primo editoriale pubblicato oggi. “Nel nostro mestiere,
l'informazione, la rivoluzione portata dal digitale non smette
di cambiare le cose. L'esperienza, tra l'altro,
dell'Huffington Post, negli Stati Uniti, ci obbliga a ripensare
il nostro giornale, situandoci in una cultura multimediale”,
scrive ancora il giornalista, 56 anni.

Izraelewicz sottolinea quindi che la missione del quotidiano “non
cambia: deve assicurare al lettore informazioni chiare, vere, e per
quanto possibile, rapide e complete, per riprendere le parole
utilizzate, nel dicembre 1944, dal fondatore del giornale, Hubert
Beuve-Mery”.

Nel progetto, che ha presentato per candidarsi alla direzione,
Izraelewicz ha soprattutto difeso il principio di una fusione della
redazione cartacea con quella del web. “Avere due squadre diverse
per produrre uno stesso marchio, non è sostenibile, né
economicamente né editorialmente”, ha detto. Il progetto dei
nuovi proprietari è anche quello di far uscire il giornale in
edicola la mattina. Dalla sua nascita, Le Monde è sempre stato
disponibile in edicola solo a partire dal primo pomeriggio.

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