La Treccani sbarca sul Web. Via al nuovo portale

Online oltre 150mila lemmi dell’enciclopedia italiana, 127mila voci del vocabolario e 25mila biografie del Dizionario Biografico degli Italiani. Il presidente Amato: “Raccogliamo la sfida digitale”

Pubblicato il 15 Mar 2011

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Dall'enciclopedia italiana la Treccani diventa
l'enciclopedia degli italiani. Con questo slogan la grande
opera della cultura italiana apre al web con un nuovo sito internet
Treccani.it, che raccoglie ottant'anni di storia della
enciclopedia.

“Il nuovo portale diventerà uno degli assi portanti del nostro
lavoro – spiega Giuliano Amato, presidente dell'Istituto
della Enciclopedia Italiana, presentando il nuovo sito – Anche se
l'Istituto continuerà ad utilizzare la carta, sia per le opere
di pregio dell'arte italiana che per il lavoro enciclopedico.
Così da accontentare i tanti italiani che valutano l'acquisto
delle nostre opere e molti altri che invece cercano i contenuti
sulla rete. Procederemo, quindi, parallelamente, su un doppio
binario. Viviamo il cambiamento – conclude il presidente – come una
sfida positiva che ci permette di fare meglio quello che abbiamo
sempre fatto. Con questo nuovo portale “vogliamo offrire
l'ingresso dell'utente in un aggregato significativo di
conoscenza – spiega Francesco Tatò, amministratore delegato della
Treccani – sarà come entrare nel grande deposito di cultura
rappresentato dall'Enciclopedia Italiana e da tutte le altre
enciclopedie che sono state sviluppate nel corso degli oltre 80
anni di storia dell'Istituto”.

Attraverso il portale Treccani si possono ricercare oltre 150mila
lemmi dell'Enciclopedia online, 127mila voci del vocabolario e
25mila biografie contenute nel Dizionario Biografico degli
Italiani. Inoltre, permette di scoprire l'enorme patrimonio di
informazioni di tutte le altre opere dell'Istituto. Il tutto in
maniera completamente gratuita, almeno per ora. Infatti,
l'amministratore delegato Francesco Tatò anticipa che saranno
inseriti, in futuro, anche servizi a pagamento, “ma questo –
sottolinea – dipenderà da come risponderà l'utenza”.
Per ora a pagamento sono soltanto le applicazioni per iPhone e iPad
che permetteranno alla cultura italiana di diventare
“tascabile” e a portata di mano di tutti, anche delle giovani
generazioni. Tra l'altro, attraverso il nuovo portale
Treccani.it diventa la finestra per accedere ad altri siti della
cultura e dell'informazione. Proponendo materiali di
discussione selezionati da un insieme di oltre 500 testate online
di settori scientifici e accademici.

Il progetto arriva a tre mesi dallo sciopero indetto dai lavoratori
della Treccani contro la strategie messa in campo da Amato e Tatò.
Matato aveva accusato, in un’intervista, i dipendenti di
“resistenze interne verso la digitalizzazione”.
L’esternazione non era piaciuta ai sindacati. In una nota la
Slc-Cgil chiariva che la Treccani “poteva diventare la Wikipedia
italiana già a partire dal 1998 e invece, per l’immobilismo dei
vertici sul fronte della digitalizzazione, siamo sull’orlo del
baratro".

Ma ecco le ragioni dei sindacati. "Non mancheranno commenti di
chi, sulla base di vecchi stereotipi, accuserà lavoratori e
sindacati di essere contro l'innovazione – attaccava il
segretario nazionale Slc-Cgil Massimo Cestaro – Niente di più
falso. Risale al 1998 – aggiunge – il primo accordo che, proprio
sulla base delle richieste sindacali, impegnava l'azienda ad
affrontare il tema delle nuove tecnologie che, già allora,
cominciava ad affacciarsi. Da allora si è fatto poco o niente. Le
questioni poste dal presidente dell'istituto, Giuliano Amato
sono di assoluto rilievo. Spiace però dover constatare che su due
aspetti centrali manchi totalmente un progetto editoriale,
industriale e di riassetto aziendale. Il primo tema riguarda il
rapporto tra i progetti editoriali, la loro commercializzazione
attraverso le nuove piattaforme tecnologiche e i possibili ritorni
in termini economici; il secondo attiene alle forme di possibile
coesistenza tra la "missione" una grande istituzione
culturale e gli assetti di un mercato in costante
trasformazione".

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