Francia, Google Tax da luglio. “A rischio le net company locali”

Fra poco più di un mese obbligo di imposta dell’1% sulle vendite di pubblicità online a carico di tutti gli addetti ai lavori. Ma il Conseil National du numerique chiede al governo di bloccare tutto: “Colpirebbe la Internet economy francese molto più dei grandi colossi stranieri”

Pubblicato il 27 Mag 2011

No alla Google tax: il Conseil national du numerique francese,
l’organismo consultivo pubblico-privato sulle politiche in
materia digitale, ha ufficialmente chiesto al governo di bloccare
l’entrata in vigore della legge che prevede una tassa sulla
pubblicità online, ormai comunemente definita nel settore
“Google tax”.

La legge esige un'imposta dell’1% sulle vendite di
pubblicità su Internet ed è stata disegnata da Parigi per
prelevare una parte delle entrate pubblicitarie guadagnate dai
colossi con sede all’estero. Ma la legge non raggiungerebbe
l’obiettivo sperato, secondo i 18 consulenti del Conseil national
du numerique: basandosi sullo studio McKinsey dedicato
all’impatto di Internet sull’economia francese, secondo cui il
web ha contribuito al 25% del Pil della nazione nel 2010, il
Conseil stima infatti che la tassa finirà col colpire non i big
stranieri come Google, bensì le società con sede in Francia. La
legge viene anche definita “discriminatoria” e troppo
complicata da attuare.

"La legge esenta dalla tassa le grandi società con sede in
Francia ma filiali straniere che potranno del tutto legalmente
acquistare pubblicità destinata agli internauti francesi
dall’estero", nota il Conseil. “Inoltre, le tecnologie e
le pratiche di business su Internet cambiano così rapidamente che
presto compariranno nuovi servizi di advertising non previsti dalla
legge e quindi non tassabili”.

"Il Conseil ha come missione favorire e sostenere l’economia
digitale e l’e-G8 ha appena raccomandato a tutti gli Stati di
incoraggiare e sviluppare l’uso di Internet da parte di
cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni”, concludono i 18
consulenti, che rappresentano l'industria dell'online
francese. “E’ incredibile che i governi agiscano in modo così
schizofrenico, prima affermando una cosa e poi attuandone
un’altra”.

L’entrata in vigore della Google tax è prevista per il 1 luglio,
ma intanto anche alcuni parlamentari francesi si sono mossi per
bloccarla, introducendo degli emendamenti al testo che ne
fermerebbero di fatto l’attuazione.

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