Consip-DigitPA, al vaglio un’intesa strategica sulle gare

Il piano a cui lavorano i due enti prevede di affidare alla società del Mef l’organizzazione dei bandi e la gestione dei fondi destinati ai progetti Ict per la PA. In carico all’ente guidato da Beltrame la messa a punto delle linee guida e delle regole tecniche. Sindacati in allarme: “Così l’ex Cnipa rischia la chiusura”

Pubblicato il 22 Set 2011

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Prove di intesa strategica tra Consip e DigitPA. Secondo quanto
risulta al Corriere delle Comunicazioni l’accordo trasferirebbe a
Consip l’organizzazione della gare di appalto per i progetti
gestiti da DigitPA. Quattro le gare sul piatto: quella relativa
allo sviluppo di contenuti per la tv digitale terrestre, per i
servizi di gestione documentale, per lo sviluppo di applicazioni
per cittadini e imprese (bando questo molto ampio che potrebbe
dividersi un ulteriori gare) e, infine, per la progettazione di
reti Lan per la PA.

In questa nuova ripartizione dei compiti, all’ente guidato da
Beltrame rimarrebbe l’elaborazione delle linee guida e di regole
tecniche nonché la raccolta dei progetti delle PA partecipanti
alle gare. Consip invece progetterà i modelli di esercizio e le
procedure di gara, ma soprattutto gestirà i contratti, in altre
parole i fondi dedicati ai progetti. Per il servizio svolto Consip
riceverà dall’ex Cnipa 250mila euro.

Dell'accordo e della successiva convenzione hanno discusso in
un primo incontro, lo scorso 14 settembre, il presidente di
DigitPA, Francesco Beltrame, e l’amministratore delegato di
Consip, Domenico Casalino. Due giorni dopo – il 16 settembre –
Beltrame ha inviato una lettera alla dirigenza di Consip su questo
tema.

I sindacati annunciano una levata di scudi contro l’accordo. Come
dice un sindacalista di DigitPA al Corriere delle Comunicazioni, la
convenzione rappresenta “un grande ridimesionamento delle
funzioni di DigitPA, con conseguente taglio di risorse, che
potrebbe portare alla chiusura dell’ente”.

“Come effetto della convenzione – ipotizza il sindacalista –
ci potrebbe anche essere uno spostamento delle risorse pubbliche
dal ministero dell’Innovazione a quello dell’Economia, proprio
tramite Consip”.

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