Agenzia per l’Innovazione, il futuro è incerto

Stando a quanto risulta al Corriere delle Comunicazioni nell’ultima versione dell’allegato alla Manovra fra gli enti che verranno soppressi non figura quello guidato da Giacalone e Dal Co

Pubblicato il 05 Dic 2011

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Non ci sarebbe l'Agenzia per l'Innovazione nella lista
degli enti che il governo Monti si appresta a chiudere con il varo
della manovra da 20 miliardi di euro. Stando a quanto risulta al
Corriere delle Comunicazioni, nell'ultima versione
dell'allegato contenente i nomi dei soggetti da eliminare
l'Agenzia guidata da Davide Giacalone e Mario Dal Co non è
nominata.

In poco più di un anno da ente diventato centrale nei rapporti
industriali e commerciali Italia-Cina. Tramite il progetto Italia
degli Innovatori, battezzato in occasione dell'Expo 2010 di
Shanghai, AgInnovazione è stato infatti il canale di comunicazione
tra le Pmi italiane innovative e il grande mercato cinese. E
proprio in queste mesi l’Agenzia di appresta a fare il bis, in
partnership con il Dipartimento per la digitalizzazione della
pubblica amministrazione e l’innovazione tecnologica, per il
biennio 2011-2012 la nuova edizione del che si propone di far
emergere i migliori esempi dell’innovazione e dell’eccellenza
tecnologica italiana.

La nuova edizione intende sviluppare il progetto – oltre che alla
Cina con la quale sono stati avviati stabili rapporti nell’ambito
del trasferimento tecnologico – alla Russia, al Brasile, alla
Corea del Sud, all’Europa, nell’ambito delle iniziative
promosse dal Governo Italiano quali l’Anno dell’Italia in
Russia, l’Anno dell’Italia in Brasile e con la partecipazione
all’Esposizione Internazionale di Yeosu (Corea del Sud) 2012 e al
World Horticultural Expo di Venlo (Paesi Bassi) 2012, e con il
Messico, con cui si sta perfezionando un accordo sullo scambio
tecnologico.

Il rapporto stretto costruito con le autorità di Pechino si è
sostanziato anche nella creazione del Centro E-Government
Italo-Cinese che avrà due sedi, una presso il Politecnico di
Torino e l'altra a Shenzen, cuore dell'industria ad alta
tecnologia cinese. La struttura ha per obiettivo lo scambio
bilaterale delle migliori pratiche e di esperti del settore, la
promozione di programmi di alta formazione, lo sviluppo di progetti
di ricerca congiunta e la sperimentazione di soluzioni innovative
per la pubblica amministrazione.

In particolare nella sede torinese, all'interno del campus del
Politecnico, saranno sperimentate soluzioni innovative e prototipi
per soluzioni digitali da applicare alle pubbliche amministrazioni
dei due paesi. Il Centro si propone anche di svolgere attività di
trasferimento tecnologico verso le piccole e medie imprese. I
settori di intervento sono e-government, eHealth, Smart Grids,
mobilità intelligente ed in generale tutte le attività
riconducibili all'ampio perimetro delle Smart Cities.

Una struttura simile è stata concordata anche per il settore
dell’Innovazione e Design.

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