DL SEMPLIFICAZIONI

Tlc, i costi per l’accesso alla rete saranno disaggregati

Un emendamento della Lega al Dl Semplicazioni, approvato dalla Camera, prevede una distinzione tra il costo della prestazione dell’affitto della linea e quello delle attività accessorie

Pubblicato il 06 Mar 2012

Federica Meta

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Via libera a un emendamento al dl semplificazioni sull’accesso all’ingrosso alla rete fissa di telecomunicazioni. La proposta di modifica prevede che "al fine di garantire la massima concorrenzialità nel mercato delle telecomunicazioni i servizi di accesso all’ingrosso di rete fissa devono essere offerti agli operatori concorrenti in maniera disaggregata in modo che gli stessi operatori non debbano pagare per servizi non richiesti e si possa creare un regime concorrenziale anche per i servizi accessori".

L’emendamento, proposto dalla Lega, ha avuto il parere favorevole di governo e relatori prima di ottenere l’ok delle commissioni Affari Costituzionali e ttività Produttive della Camera. "In particolare – si aggiunge nel testo – il prezzo del servizio di accesso all’ingrosso di rete fissa deve indicare separatamente il costo della prestazione dell’affitto della linea ed il costo delle attività accessorie quali il servizio di attivazione della linea stessa ed il servizio di manutenzione correttiva. Con riferimento alle attività accessorie, deve essere garantito agli operatori richiedenti anche di poter acqusire tali servizi da imprese terze di comprovata esperienza che operano sotto vigilanza dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni in un regime di concorrenza".

"Siamo soddisfatti dell’approvazione di una serie di emendamenti al decreto semplificazioni ed in particolare quello che prevede l’incentivazione di servizi online erogati in modalità Cloud Computing, nonchè quello per l’accesso all’ingrosso alla rete fissa di telecomunicazioni – commenta Beatrice Lorenzin, deputata del Pdl – Il Pdl ha presentato numerosi emendamenti sull’agenda digitale al decreto semplificazioni per accellerare il superamento del digital divide, fonte di arretratezza per il sistema produttivo italiano e per aiutare l’attuazione di una piena concorrenza. Sono misure che abbiamo sostenuto energicamente in sede di Commissione per la natura innovativa e le opportunità che offrono alle Pubbliche Amministrazioni per fornire servizi pubblici più rapidi con ingenti risparmi di denaro pubblico senza comprometterne l’efficienza. Dalla salute ai servizi di eGovernment e di eHealth, l’utilizzo di Open Data nelle pubbliche amministrazioni centrali e locali per lo scambio di dati sarà uno strumento fondamentale di trasparenza e qualità".

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