SMARTER CITY CHALLENGE

Siracusa smart city “mondiale”

Il capoluogo siciliano selezionato per partecipare all’Ibm Smarter Cities Challenge che coinvolge 32 città in tutto il mondo. Gli esperti di Big Blue a servizio dell’amministrazione per lanciare servizi più efficienti

Pubblicato il 19 Mar 2012

F.Me.

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Siracusa è stata selezionata da Ibm insieme ad altre 32 città in tutto il mondo per partecipare al programma globale Ibm Smarter Cities Challenge. Il progetto prevede un concorso mondiale attraverso il quale, fino al 2013, Big Blue assegna tecnologia e servizi del valore totale di 50 milioni di dollari a 100 comuni in varie parti del mondo. Team di esperti, appositamente selezionati, forniranno ai responsabili delle città analisi e raccomandazioni per sostenere una crescita di successo, un maggiore coinvolgimento dei cittadini e una migliore efficienza dei servizi.

La selezione viene effettuata da Ibm sulla base dei progetti che vengono ritenuti più stimolanti e convincenti per partecipare al programma. Il valore approssimativo per ciascun progetto selezionato nell’ambito del programma Smarter Cities Challenge equivale a 400mila dollari.

Durante il periodo in cui i team di Smarter City Challenge opereranno nelle città prescelte, gli esperti tecnici, i ricercatori e i consulenti del colosso IT si immergeranno nelle problematiche locali e offriranno una serie di opzioni e raccomandazioni da seguire fase per fase. Tra le questioni esaminate figurano assistenza sanitaria, istruzione, sicurezza, servizi sociali, trasporti, sostenibilità, gestione del bilancio ed energia.

Il progetto proposto dalla città di Siracusa mira ad armonizzare tre aspetti specifici e caratteristici del territorio: l’inestimabile valore dei siti storico/archeologico ed ambientali, la presenza di uno tra i più significativi, ed economicamente rilevanti, siti petrolchimici d’Europa e la sua posizione strategica nel bacino del Mediterraneo.

“Siracusa – spiega il sindaco Roberto Visentin – ha assunto nell’ultimo decennio una vocazione all’innovazione urbana che si delinea in un insieme di iniziative di crescita, sviluppo e legalità, già in cantiere e in coesione con diversi soggetti sociali ed imprenditoriali in ambito locale. C’è una certa difficoltà a conciliare tecnicamente le diverse anime del territorio: da una parte l’industria petrolchimica può rallentare l’auspicato incremento di un turismo di qualità, dall’altra i doverosi meccanismi di protezione e salvaguardia, dei nostri preziosissimi beni culturali ed ambientali, costituiscono un fattore di complessità e maggiore onerosità per lo sviluppo industriale. Per questo motivo abbiamo partecipato a Smarter Cities Challenge di Ibm per affrontare l’esigenza di avere, con l’ausilio di competenze specifiche e delle moderne tecnologie, un piano di governance sistemica dei diversi comparti, progettando un modello organizzativo-logistico per la città con importanti margini di sviluppo per il futuro”.

I consulenti e gli specialisti di tecnologia di Big Blue aiuteranno il Comune ad analizzare e a definire le priorità delle esigenze, ad esaminare punti di forza e di debolezza e ad apprendere dalle strategie di successo adottate da altre città del mondo.

In particolare, a Siracusa occorrerà partire da un rigoroso recupero, raccolta, misurazione e sistematizzazione di enormi quantità di variabili, dati e flussi che afferiscono distintamente ai diversi sistemi economici di sviluppo; verranno applicate tecniche di data analytics, ne verranno studiate le interrelazioni e, con l’ausilio di un modello matematico, si predisporrà un programma di sviluppo strategico integrato dei diversi settori con tutte le sue variabili in coesistenza sinergica.

“I progetti selezionati sono tutti diversi ma devono avere alcune caratteristiche fondamentali – sottolinea Angelo Failla, direttore della Fondazione Ibm Italia e Corporate Citizenship and Corporate Affairs Manager – Innanzitutto devono essere sostenuti dalla volontà della città di promuovere una visione che consenta di prendere decisioni più consapevoli e lungimiranti. Ibm è particolarmente lieta che la città di Siracusa abbia dimostrato il desiderio di partecipare a Smarter Cities Challenge proponendo una sfida impegnativa che potrà essere affrontata coinvolgendo diversi stakeholder e professionisti internazionali dell’azienda accomunati da un forte impegno per garantire maggiori benefici per tutti i residenti”.

Un filo conduttore, che unisce molti tra i progetti candidati è la raccolta, la condivisione, l’analisi dei dati generati dalle interazioni e dalle transazioni urbane, e l’intervento sulla base delle valutazioni effettuate. Tali informazioni possono comprendere diversi elementi: dai punteggi nei test scolastici, all’adozione di smartphone, dalle statistiche sulla criminalità al traffico pedonale e veicolare. Vengono poi eseguite correlazioni che collegano aspetti della vita urbana apparentemente slegati, al fine di sviluppare strategie innovative ed efficaci in termini di costi per affrontare i problemi più persistenti.

Tra gli altri servizi, IBM fornirà a Siracusa e alle altre città vincitrici assistenza e guida per poter usufruire dei servizi di City Forward (http://www.cityforward.org ): un sito online gratuito creato da IBM insieme ad esperti del settore pubblico. Cittadini, funzionari e urbanisti potranno avvalersi del sito per esplorare trend e statistiche, con la possibilità di adattarli per esaminare diverse problematiche urbane e per poter così migliorare i processi decisionali.

La necessità di servirsi di approcci nuovi per affrontare le sfide odierne è cruciale. Nel 2008, secondo le Nazioni Unite, più di metà della popolazione mondiale ha iniziato a vivere nelle città per la prima volta. I centri di popolazione hanno una potenza economica, un’influenza politica e un livello di progresso tecnologico senza precedenti nella storia umana. Ma devono anche confrontarsi con sfide operative e di budget.

IBM Smarter Cities Challenge fa parte del programma IBM Corporate Service Corps, attraverso il quale l’azienda impiega team di professionisti d’eccellenza in aree di sviluppo per promuovere progetti di business e di tecnologia a favore della società. Dal lancio del Corporate Service Corps nel 2008, quasi 1.400 dipendenti IBM con sede in 50 paesi sono stati inviati per sviluppare più di 140 progetti di team, in 24 paesi.

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