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Anfov, ecco il piano Ngn per l’Agenda digitale

Agenda digitale: in un ricco documento l’associazione ha elaborato una roadmap per semplificare la realizzazione delle nuove reti ultrabroadband. Le proposte acquisite dall’Agcom e dai responsabili della cabina di regia

Pubblicato il 27 Lug 2012

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L’Anfov (Associazione nazionale per la convergenza nei servizi di comunicazione) partecipa al dibattito sull’agenda digitale e lo fa con una serie di proposte che partono dal ruolo centrale di un catasto delle reti per la realizzazione della Ngn. L’associazione ha predisposto il documento-proposta “Catasto nazionale delle infrastrutture di rete per Ngn Linee guida gestionali e realizzative”, acquisito dall’Agcom e dalla Cabina di Regia dell’Agenda Digitale.

Lo studio è centrato sul tema strategico della creazione di una mappa delle diverse infrastrutture già esistenti, in grado di ospitare fibre ottiche e gli altri componenti delle reti di accesso Ngn senza procedere a nuovi scavi. La questione è davvero strategica, considerando che gli scavi e la messa in opera delle condutture rappresentano circa l’80% dei costi totali della Ngn e che spesso le diverse condutture esistenti non sono mappate. L’auspicio dell’Anfov è che si arrivi a predisporre un data base completo in cui siano documentati e aggiornati i dati relativi a tutte le infrastrutture che si candidano a essere utilizzate per ospitare una rete d’accesso di telecomunicazioni di nuova generazione. L’obiettivo diretto ed immediato è di definire un modello ed un processo per la realizzazione e la gestione del Catasto, da testare dapprima in alcuni comuni pilota (secondo tomo dello studio-proposta). Il livello “nazionale” della gestione verrebbe assicurato da un ente istituzionale, super partes.

Il primo tomo dello studio-proposta, visibile sul sito dell’associazione, è stato acquisito da Agcom e dalla cabina di regia dell’Adi (Agenda Digitale Italiana) presso cui è stato discusso in audizione, in quanto considerato valido documento di partecipazione alla consultazione pubblica per l’area tematica “Infrastrutture e sicurezza”.

Altri temi sotto la lente degli Osservatori dell’Anfov sono le tecnologie e le infrastrutture di accesso, per le quali è stato costituito un osservatorio ad hoc, che si focalizza su tre tecnologie che, con ruoli complementari, stanno veramente cambiando il paradigma di accesso alla Rete: le reti wi-fi, lo standard Lte e le reti satellitari. In particolare, le reti satellitari di nuova generazione, con l’avvento dei satelliti in banda Ka, possono annullare rapidamente il digital divide e sostituire in maniera conveniente anche sul piano economico, con prestazioni e affidabilità equivalenti, gli accessi in tecnologia Adsl laddove questi ultimi sono poco performanti.

Il tema delle smart cities è particolarmente complesso e coinvolge le comunità di cittadini, diversi stakeholder pubblici e privati e differenti tecnologie, dedicate, per esempio, al risparmio energetico, alla sicurezza, al monitoraggio del traffico e dell’inquinamento e al tracciamento dei rifiuti. In questo campo particolarmente complesso l’approccio dell’Anfov è di studiare in particolare quelle soluzioni in grado di garantire il più rapido recupero degli investimenti grazie al possibile utilizzo, almeno in parte, delle infrastrutture tecnologiche esistenti.

“A trent’anni dalla nascita, la nostra associazione è sempre più autorevole e partecipata – dice Achille De Tommaso, presidente di Anfov e Ceo di SkyLogic-Eutelsat – I nostri osservatori analizzano in profondità le tendenze chiave del mercato e le nostre proposte indipendenti sono considerate con grande attenzione nel settore. In controtendenza rispetto alla crisi, stiamo lanciando nuove iniziative e ci siamo rafforzati grazie all’ingresso di nuovi soci”.

“Cresce l’adesione all’Anfov e aumenta anche l’intensità della partecipazione – dice Nino Catania, direttore generale dell’associazione – Si sta creando un circolo virtuoso: infatti, più si allarga la base associativa, più ampio è l’arco dei temi da discutere e maggiore è la possibilità di intraprendere iniziative a favore degli stessi associati. Siamo soddisfatti: nonostante la drammatica crisi attuale, i nostri soci riconoscono l’importanza di lavorare insieme e trovare soluzioni su tematiche di reciproco interesse”.

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