AGENDA DIGITALE

Scuola, Profumo: “Quest’anno un pc in ogni classe”

Il progetto sarà finanziato con 24 milioni. Il ministro: “Con il digitale risparmi per 30 milioni”

Pubblicato il 12 Set 2012

F.Me.

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Da quest’anno tutte le classi delle medie (34.558) e delle superiori (62.600) potranno contare su un computer da utilizzare nelle lezioni. “Alle classi che ancora non ce l’hanno – ha spiegato il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, durante una conferenza stampa on occasione dell’avvio dell’anno scolastico- sarà consegnato nelle prossime settimane”.
L’operazione conta su un finanziamento complessivo di 24 milioni di euro (8.647 per fornire i computer alle medie, i restanti 15.650 per le classi delle superiori). Ma non è questo il solo intervento per digitalizzare la scuola italiana. Nelle quattro regioni della convergenza – Puglia, Campania, Sicilia e Calabria – sarà assegnato un tablet ad ogni insegnante: il finanziamento complessivo è di 31,836 milioni di euro. In particolare si tratta di 712 scuole in Campania (il 59,9%), 599 in Puglia (85,3%), 233 in Calabria (57,2%) e 584 in Sicilia (58,3%).

E tra le quattro regioni c’è anche chi, come la Calabria, per dirla con le parole del ministro Profumo, “fa da lepre: in questa regione – ha annunciato l’assessore all’Istruzione, Mario Caligiuri in videocollegamento – si sta lavorando per assegnare un tablet per ogni insegnante di tutte le scuole della regione”.

Nel dettaglio l’eliminazione dei documenti cartacei, dalle pagelle, ai registri, ai libretti, garantirà un risparmio di circa 30 milioni: “4 milioni di euro nella scuola primaria (circa 2 euro a studente), 10 milioni nella secondaria di primo grado (circa 6 euro a studente) e 16 milioni nella secondaria di secondo grado (circa 6 euro a studente)”, ha spiegato il ministro.

Sul sito Internet del Ministero dell’Istruzione “mi piacerebbe avere nella sezione Scuola in Chiaro una sorta di ‘Innovazione della scuola Store – ha poi concluso il ministro – come fa la Apple con le App da scaricare, in cui tutte le scuole possono riportare le loro buone pratiche e procedure per trasferirle ad altre scuole”.

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