L'APPELLO

Confindustria digitale: “Approvare subito Digitalia”

Agenda digitale, il Consiglio direttivo di viale dell’Astronomia: “Ulteriori ritardi nell’approvazione del decreto e nella nomina del direttore dell’Agenzia possono vanificare il lavoro fatto fino ad oggi”

Pubblicato il 18 Set 2012

F.Me.

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“L’approvazione del decreto legge Digitalia rappresenta una vera e propria priorità nazionale che non può essere ulteriormente rinviata”. E’ il messaggio chiaro lanciato oggi alla fine della riunione del Consiglio Direttivo di Confindustria Digitale, con il quale i vertici delle più importanti aziende nazionali e gruppi internazionali del settore Ict hanno voluto esprimere la forte preoccupazione per il continuo slittamento dei tempi di approvazione del nuovo decreto, annunciato fin da giugno scorso e tutt’ora avvolti da profonda incertezza.

“L’Agenda Digitale è una delle leve più efficaci per la crescita, per aumentare la produttività del nostro sistema economico, per ridurre in modo drastico i costi della pubblica amministrazione, per semplificare i rapporti tra pubbliche amministrazioni, cittadini ed imprese – spiega la nota – Le norme sono complesse e l’iter attuativo occuperà un arco temporale di diversi mesi. Un ulteriore ritardo può vanificare il lavoro fatto fino ad oggi. E’ infatti evidente che, se il varo del decreto e la nomina dei vertici dell’Agenzia per l’Italia Digitale dovessero ancora tardare, ci sarebbe il rischio concreto di arrivare alla fine della legislatura senza aver rispettato l’impegno assunto, anche nei confronti dell’Europa, di dotare il nostro Paese di un’Agenda Digitale”.

“La collaborazione con la Cabina di regia – continua la nota di Confindustria Digitale – è stata molto positiva e oggi abbiamo un testo che, pur presentando delle criticità, è in larga parte condivisibile e può essere di forte impulso all’ Agenda digitale. La sua attuazione costituisce un passaggio indispensabile per rendere la spending review un processo di rinnovamento strutturale della Pubblica amministrazione capace di conseguire importanti risultati di risparmio, controllo e trasparenza della spesa e innovazione dei servizi. Nel testo vi sono rilevanti novità, ma vi sono anche molti rimandi a successivi atti regolamentari che rischiano di diluire l’impatto innovativo delle norme, perciò è fondamentale che il decreto sia reso più incisivo, indicando i tempi di attuazione. Pur essendo consapevoli delle enormi resistenze che si frappongono ai cambiamenti che lo switch off digitale della PA comporta, ci auguriamo che il Governo mantenga la determinazione finora dimostrata di procedere con risolutezza sulla linea dell’innovazione più volte annunciata”.

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