REGIONI

Agenda digitale, il Veneto crea una task force ad hoc

Nel focus group scelto dalla Regione esperti e manager dell’Ict. Obiettivo: stilare il documento programmatico del piano telematico regionale. Riflettori puntati su banda larga e open data

Pubblicato il 18 Set 2012

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Realizzare un’Agenda Digitale per dare e nuovo impulso a processi pianificatori intrapresi da tempo. E’ questo l’obiettivo della Regione Veneto che ha individuato un focus group che varà il compti di stilare il documento programmatico.

“La stesura di un‘Agenda Digitale del Veneto non è nella mia visione un punto di arrivo – spiega il vicepresidente della Regione, Marino Zorzato – ma un assetto e una modellazione organica degli interventi che gia’ abbiamo messo in cantiere per il rilancio dell’economia digitale nel nostro territorio. L‘Agenda Digitale del Veneto rappresenta quindi un punto di partenza per implementare questa prima fase e sapersi orientare all’interno di nuovi scenari di grande impatto economico e sociale”.

Il gruppo di esperti insediato oggi è composto da Marco Camisani Calzolari Ceo di Speakage e docente Iulm, Michele Vianello Direttore Parco Scientifico Vega, Stefano Micelli Docente di Economia a Ca’ Foscari e Viu, Riccardo Donadon Ceo di H-Farm, Carlo Mochi Sismondi Presidente di ForumPa, Stefano Quintarelli Direttore dell’Area Digital del Gruppo 24 ORE, Ernesto Belisario, Presidente Associazione Italiana per l’Opengovernment.

In questi primi due anni di mandato, la Regione ha dato attuazione a un ampio programma di lavoro su queste tematiche, comprendendo tra l’altro: l’abbattimento del Digital Divide Infrastrutturale con la diffusione della Banda Larga, progetto per il quale sono stati messi a disposizione 40 milioni di euro ed e’ prossimo un ulteriore finanziamento; l’abbattimento del DigitaI Divide Culturale con la creazione di luoghi (Centri P3@) infrastrutturati orientati a soddisfare le esigenze di connessione, ma soprattutto di acculturazione informatica, in tutti i comuni veneti. Attualmente con 2 milioni di euro ne sono stati gia’ aperti 167 ma la Regione si adoperando per raggiungere la totalita’ dei comuni del territorio veneto.

E, ancora: la diffusione del modello del cloud computing attraverso il finanziamento di 23 progetti delle Pmi venete che operano nel campo dell’Information Communication Technology. Su questo ambizioso progetto, prima esperienza assoluta a livello nazionale, la Regione ha messo a disposizione 2.3 milioni di euro e, attualmente sta operando per stimolare la domanda verso questi servizi, offrendo incentivi alle Pmi che non appartengono al settore dell ‘Ict, con altri 2 milioni di euro.

La diffusione della cultura della trasparenza e del dato aperto con più di 100 dataset nel portale veneto degli Open Data e molti altri che si stanno aprendo, anche grazie alla collaborazione con gli enti e le agenzie pubbliche di tutto il territorio veneto.

“Facendo tesoro di questo bagaglio di progetti – conclude Zorzato – è stato disegnato il proseguimento di un percorso con cui saranno definite le strategie digitali del Veneto per i prossimi anni. Servirà anche al rilancio di quei settori produttivi che, adottando il paradigma digitale, potranno competere a livello globale dimostrando ulteriormente il loro talento e l’indiscussa creativita’ che li ha sempre contraddistinti. I temi da affrontare sono di primaria importanza come le start-up d’impresa, le reti di nuova generazione, le smart-cities e molto altro ancora. Con l’Agenda Digitale ci attende una sfida epocale che sono certo potremo affrontare mettendo in prima linea capacità e risorse per raggiungere i risultati che ci siamo prefissati per fare del Veneto una regione di primissimo livello nel campo delle comunicazioni tecnologiche”.

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