IL FOCUS/POLITICHE PER LA CRESCITA

Farina: “Digitale terreno fertile per nascita nuove imprese”

Quali interventi prioritari, con effetti a breve termine, possono far partire la crescita? Quali iniziative di lungo termine possono consentire all’Italia di invertire la rotta della perdita di competitività? Lo abbiamo chiesto ai principali protagonisti del mondo dell’Ict. Ecco l’intervento dell’Ad di Eutelsat Italia

Pubblicato il 10 Ott 2012

farina-120302183244

La concretizzazione dell’Agenda digitale è il primo passo per un rilancio economico del Paese. La crescita dell’Italia non può prescindere dall’espansione della connettività e la realizzazione dei progetti digitali rappresenta il terreno fertile per la nascita di nuove imprese.
Puntare ad una crescita sostenibile è un obiettivo raggiungibile attraverso la collaborazione tra politica e industria, che devono intraprendere da subito un percorso di ammodernamento del Paese sfruttando in modo intelligente la tecnologia esistente. Portare a termine i progetti contenuti nell’Agenda significa dare gli strumenti per uscire dalla crisi e se l’impresa italiana riuscirà a capire il mutamento in atto potrà trarne da subito enormi benefici.

Attivare nelle infrastrutture pubbliche e nelle scuole un processo di crescita tecnologica, produrrà un incremento delle potenzialità produttive del paese; attraverso l’educazione e l’investimento nella connettività si potranno garantire nuovi posti di lavoro e lo sviluppo economico di zone ad ora tagliate fuori dalla rivoluzione digitale. La crescita è il risultato di un cambio di mentalità raggiungibile attraverso la costruzione di fondamenta sulla quale l’industria possa poggiare le strategie future: adeguare l’Italia agli standard della modernità conferirà al paese un potenziale produttivo capace di farci ripartire e la digitalizzazione, attraverso la connettività, garantirà uguale possibilità sviluppo in tutte le zone della Penisola. Il processo di metamorfosi non può generare risultati immediati, ma deve cominciare adesso, per evitare la continua decrescita della competitività. Nel lungo periodo sarà la Cultura stessa a generare quel cambio di marcia auspicabile e l’Impresa italiana avrà i mezzi necessari per garantirsi un futuro produttivo e sostenibile.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articolo 1 di 2